Prima che intervengano forconi e sfascismi!

Il Manifesto del Professor Gattuso non necessita di alcun commento: necessario firmare e sostenere civilmente una sacrosanta richiesta che non può essere lasciata ai populismi.

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Il Professor Domenico Gattuso ha lanciato questa petizione e l’ha diretta a Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte

Per i politici e dirigenti italiani è arrivato il momento di ridimensionare stipendi ed assegni aggiuntivi. Mentre milioni di persone fanno i salti mortali per ottenere 600 euro mensili, mentre altri milioni non hanno accesso neanche a questi 600 euro, i politici e dirigenti godono di stipendi favolosi, assegni aggiuntivi e benefits per parecchie migliaia di euro mensili.

Chiediamo un Decreto Legge immediato affinché politici e dirigenti, che ricoprono cariche elettive o amministrative in tutta l’Italia, rinuncino a metà dello stipendio e all’intero ammontare degli  assegni aggiuntivi a favore un FONDO SOLIDALE che sia di sostegno alla popolazione più debole in questo momento drammatico.

Gentile Presidente Conte,

Con la crisi determinata dal Coronavirus la diseguaglianza sociale in Italia si sta esasperando.

Ai disperati che già soffrivano la fame e l’emarginazione sociale, si vanno aggiungendo tanti che hanno perso o stanno perdendo il proprio lavoro.

Di contro, una minoranza della popolazione detiene una ricchezza stratosferica, superiore a quella di tutto il resto della comunità.

Serve oggi, più che mai, un segnale di discontinuità nelle politiche sociali e di forte solidarietà.

La politica non può rimanere in una torre d’avorio distante dai cittadini; è vitale, anche ai fini della tenuta sociale dello Stato, che essa dia corso a gesti concreti a favore dei più deboli.

Prima che sia troppo tardi, prima che la disperazione si trasformi in rivolta.

I compensi ed i privilegi dei nostri politici sono tra i più alti del mondo, al punto che non di rado si persegue la carriera politica come mestiere redditizio.

Negli ultimi anni il potere di acquisto degli italiani è crollato, mentre i privilegi dei politici sono rimasti immutati e non di rado gli stipendi e i vitalizi sono lievitati.

La Politica è una Missione a servizio della comunità, non può essere vista come finalizzata all’interesse privato individuale.

Mai come adesso è necessario che i politici diano un segno tangibile di amore verso il Paese, dimostrando di essere pronti a far fronte alle ristrettezze economiche che attanagliano una parte consistente di famiglie in estremo stato di povertà e tante altre che vedono peggiorare la loro condizione  in questo periodo di emergenza e di blocco lavorativo.

Tutto ciò premesso,

CHIEDIAMO

ai rappresentanti politici, dalle più alte cariche dello Stato fino agli eletti nei consessi locali, ai segretari e ai dirigenti di partito, ai dirigenti sindacali, ai manager e vertici di amministrazioni ed enti pubblici, di rinunciare a metà dello stipendio nonché all’intero ammontare degli emolumenti aggiuntivi a favore di un Fondo Solidale creato ad hoc per sostenere i cittadini che versano in maggiori difficoltà.

Così facendo, verrebbe mandato al Paese un segnale di sostegno simbolico, ma anche di rilevante valore economico.

Lo hanno già fatto a titolo volontaristico personalità del mondo sociale, della cultura, dell’impresa, con donazioni destinate all’acquisto di materiale di cura o a supporto di presidi sanitari e Protezione Civile.

Ogni euro versato su questo Fondo Solidale sarà un euro in più per i cittadini che adesso non possono lavorare o che hanno perso il lavoro.

Si tratta di una piccola ridistribuzione dalle tasse degli italiani onesti a favore dei più deboli.

 

Clicca qua per andare a firmare!

 

PRIMI PROMOTORI DELLA PETIZIONE

Domenico Gattuso, docente universitario

Ingrid Carbone, pianista e docente universitario

Aljosa Volcic, docente universitario

Francesco Costantino, ingegnere

Marina Neri, avvocato

Antonio Galletta, ingegnere

Caterina Amodeo, pensionata

Carmelo Giuseppe Nucera, pensionato

Giorgio De Benedetto, ingegnere

Mirko Pisa, odontoiatra

Francesco Surace, ingegnere

Giuseppina Calabrò, insegnante

Rosa Iadevaia, insegnante

Antonino Brigandì, ingegnere

Saverio Orlando, ingegnere

Mario Iaria, ingegnere

Vincenzo Giordano, architetto

Maria Pinneri, consulente sanitaria

Gianpiero Ieracitano, avvocato

Luca De Franco, imprenditore

Francesco di Lieto, avvocato

Francesca Romana Vitale, studentessa universitaria

Paola Melis, pensionata

Procolo Guida, giornalista

Rosalba Rizzuto, impiegata

Innocenza Giannuzzi, imprenditrice

Giuseppe Repaci, pensionato

Vincenzo Pinneri, operatore socio-sanitario

Giovanni Battista Minniti, impiegato

Anna Chilà, pensionata

Vincenzo Saggese, imprenditore

Viviana De Blasio, insegnante

Antonino De Benedetto, ingegnere

Mietta Tocci, imprenditrice

Antonino Giannotta, pensionato

Anna Maria Cantafora, casalinga

Irene Valentina Lupis, impiegata

Immacolata Mauro, insegnante

Francesco Pellicanò, ingegnere

Luisa Pandolfini, medico

Luciana Errico, assistente sociale

Carlo Sbano, funzionario informatico INL

Oreste Arconte, pensionato

Sandro Giuliani, pensionato

Roberto Longo, ingegnere

Dina Caligiuri, architetto

Rosangela Monteleone, ingegnere

Vincenzo Serra, ingegnere

Angelina Viola, insegnante

Teresa Greco, studentessa universitaria

Ettore Giuseppe Tiano, studente universitario

Alfredo Sterpin, ingegnere

Giuseppe Conti, docente universitario

Fausto Perri, docente universitario

Giuseppe Ariobazzani, Presidente Accademia delle Imprese Europea

Pier Luigi Papini, professore universitario in quiescenza

Salvatore Passarelli, soccorritore 118

Annamaria Caufin, insegnante

Massimo Bertoni, quadro direttivo ISP SPA

Claudia Cappadona, impiegata

Pietro Asta, impiegato

Antonio Carbone, docente universitario

Mihaela Ana, estetista

Franco Apuzzo, impiegato

Anna Cerrigone, docente

Cinzia Lembo, impiegata

Anna Maria Auriemma, studentessa universitaria

Annarita Sambucini, docente universitario

Francesco Miceli, pensionato Arma CC

Claudio Sterpin, pensionato

Renata Sterpin, pensionata

Giampaolo Piazza, ingegnere

Aldo Marchetta, ingegnere

Laura Miorin, pensionata

Marina Mattel, pensionata

Mariateresa Berti, designer

Flavio Franco, matematico

Filippo Giorno, architetto

Debora Mazzuca, studentessa universitaria

Erika Gioia, studentessa universitaria

Sabrina Pascuzzo, studentessa universitaria

Walter Di Chiara, studente universitario

Massimo Gaudio, consulente finanziario

Cecilia Martino, studentessa universitaria

Mattia Corallo, studente universitario

Caterina Macculi, studentessa universitaria

Monica Lanzilotta, professoressa universitaria

Franco Bonavita, falegname

Matilde Leonardi, studentessa universitaria

Giuseppe Anichini, docente universitario

Rosella Aceto, pianista

Giusy Nittoli, studentessa universitaria

Carlo Ammirato, impiegato amministrativo in quiescenza

Natalia Argondizzo, impiegata

Valeria De Rose, studentessa

Giovanni Nicola Bertolino, studente

Antonia Sesani, studentessa

Kristi Katorri, studentessa

Simone Paolo Crocco, studente

Rita Maria Salatino, studentessa

Flavio Meniconi, pianista e docente

Gabriele Tanassi, studente universitario

Francesco Iannaccari, dipendente PA

Francesco Croce, commerciante

Maria Chiara Nasso, dottoranda

Carmelo Salituro, artigiano

Loredana Puntillo, insegnante

Mattia Milone, impiegato

Mario Lucanto, studente universitario

Maria Assunta Altomari, studentessa  universitaria

Francesca Cavaliere, studentessa universitaria

Arcangelo Loberto, studente universitario

Francesco Carravetta, studente universitario

Leonardo Costanzo, studente universitario

Domenico Corasaniti, studente universitario

Rita Mercurio, insegnante

Euristeo Ceraolo, Tecnico di Laboratorio MIUR

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