“Nella memoria di Giovanni Paolo II” foto

C’è anche la firma di due crotonesi sull’evento “Nella memoria di Giovanni Paolo II” che ritorna su Rai Uno domani, mercoledì 8 aprile, subito dopo la trasmissione Porta a Porta.

Per il settimo anno consecutivo il format tv prodotto dalla Life Communication – presieduta da Mariella Manna – andrà in onda sulla prima rete nazionale.

Un’edizione che assume un significato particolare, nell’emergenza coronavirus, in quanto coincide con la quaresima e la settimana santa e con la ricorrenza dei quindici anni dalle esequie del Santo Papa.

L’evento è stato arricchito da performance artistiche, contributi video e testimonianze di noti personaggi del mondo della cultura e dello spettacolo e di rappresentanti delle istituzioni insigniti con il premio realizzato dal maestro Michele Affidato.

Il programma – ideato e condotto da Domenico Gareri con Vittoriana Abate, giornalista Rai, per la regia di Giulio di Blasi – mostrerà una selezione dei momenti più significativi registrati a fine novembre scorso presso il Santuario della Divina Misericordia – Santo Spirito in Sassia a Roma.

Al centro della manifestazione, le persone più amate da Giovanni Paolo II, i ragazzi che vivono in situazione di disagio, diversamente abili e giovani detenuti dell’area penale esterna.

Tra gli ospiti insigniti, anche la nota ballerina e pittrice senza braccia Simona Atzori, l’Associazione Maria Madre della Provvidenza di Torino, Elis per il progetto HOPE di formazione lavoro per giovani immigrati non accompagnati.

Altri importanti testimonial il Cardinale Angelo Comastri – vicario generale di Sua Santità per la Città del Vaticano, arciprete della Basilica papale di San Pietro in Vaticano e presidente della Fabbrica di San Pietro – e per la parte artistica Barbara Cola, che cantò “Imagine” insieme a Gianni Morandi davanti a Papa Wojtyla, e suor Cristina Scuccia divenuta celebre in tutto il mondo grazie al talent “The voice of Italy”.

E ancora tanti altri ospiti: il Nunzio Apostolico S.E. Mons. Emil Paul Tscherrig, Ambasciatore di Papa Francesco, il Cardinale Stanislaw Marian Rylko per la Fondazione Giovanni Paolo II, Mons. Pawel Ptasnik della Segreteria dello Stato Vaticano sezione Polacca, Mons. Jozef Bart, Rettore del Santuario Santo Spirito in Sassia.

E ancora, tra gli insigniti, anche il magistrato Giacomo Ebner per il Ministero della Giustizia Dipartimento della Giustizia Minorile e di Comunità, suor Cristina Scuccia, Fra Giovani Aitollo, Francesco Iorio e Padre Giuseppe Murdaca, Barbara Cola e, in rvm, il  Cardinale  Stanislaw Dziwisz, segretario del Santo Papa Giovanni Paolo II.

In contributo video curato da Francesca Russo, è intervenuta Teresa Chiodo, Presidente del Tribunale dei Minori di Catanzaro.

L’evento è stato realizzato in collaborazione con il Ministero della Giustizia – Dipartimento Giustizia Minorile e di Comunità e patrocinato dalla Conferenza Episcopale di Europa, presieduta dal Cardinale Angelo Bagnasco, oltre che dal Pontificio Consiglio per la Nuova Evangelizzazione, presieduto da S.E. Mons. Rino Fisichella, e dalla Fondazione Giovanni Palo II presieduta dal Cardinale Stanislaw Rilko.

Il programma è nato il 15 aprile 2005, 13 giorni dopo il ritorno alla casa del Padre del Papa Polacco, da un’idea di Domenico Gareri, scritto con  Manna Mariella, Serenella Pesarin, Dolores Gangi e Fabio Zavattaro.

La produzione ringrazia il direttore di Rai Uno che per il settimo anno consecutivo, dopo le edizioni dal carcere minorile di Palermo, di Nisida, di Torino, di Catanzaro e le ultime da Roma, trasmetterà nella case degli italiani la trasmissione divenuta importante strumento di comunicazione sociale e di evangelizzazione.

“Voglio dedicare – ha detto Gareri – una citazione, che vale in primis per me, ai protagonisti del nostro percorso, i ragazzi dell’area penale ed i fratelli e sorelle diversamente abili.

Se credi in Lui non dovresti mai perdere la fiducia in Dio.

Anche durante nei momenti più difficili, anche nel dolore, il suo occhio amorevole è costantemente su di te.

A volte egli ti mette alla prova, proprio come fece con Abramo e suo figlio Isacco.

Altre volte, semplicemente, ti conduce su sentieri che tu ancora non puoi capire.

Siamo convinti, in questi tempi di pandemia da Coronavirus, che il messaggio di San Giovanni Paolo II aprirà alla speranza, e le parole di Papa Francesco, che definisce il Santo Papa polacco una figura di consolazione, gioia e di misericordia, si fanno per noi certezza”.