Andiamo a…”Passare l’acqua”…

Perché viene utilizzata questa espressione per indicare la gita fuori porta?

NELLA CITTÀ DI CROTONE, per il giorno della Pasquetta”, si usava l’espressione “ANDIAMO A PASSARE L’ACQUA”. Fin dai tempi dei nonni dei nostri nonni (e forse ancora prima), i crotonesi indicavano, con questa frase, la gita “fuori porta” tipica del LUNEDÌ DELL’ANGELO.

Ma perché “PASSARE L’ ACQUA?”

Dietro i simboli e le allegorie c’è sempre una base storica o un riferimento a qualcosa di reale.

Infatti, dopo i fasti magnogreci e con l’avvento degli aragonesi, l’antica Kroton (poi Cotrone) e infine Crotone, si ritirò tutta all’interno della fortificazione medievale.

Ogni fortezza che si rispetti era circondata da un fossato pieno d’acqua, per rendere ancora più inaccessibile l’entrata, alla cittadella, ai malintenzionati.

Ecco da dove deriva l’espressione di cui sopra.

Per potersi dirigere nelle campagne, per la propria scampagnata, e allontanarsi dalle mura cittadine, si doveva attraversare il grande fossato colmo di acqua. 

(Ovviamente rimane prevalente il riferimento al torrente Pignataro)

Gianluca Facente & Antonio Arcuri

BUONA PASQUETTA!

 

(Fonte: Pagina Facebook Gianluca Facente)