In libreria la seconda edizione di KROTON

Opportunamente aggiornato il "dizionario" di Sebastiano Defonte

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Il libro

Sui dialetti incombe un processo irreversibile d’italianizzazione ed è in continuo movimento verso nuove forme parlate. Era doveroso, pertanto, raccogliere il patrimonio linguistico della città di Crotone, ricco, significativo, esplicativo dello spirito di un popolo, da riconoscere come un bene culturale e conservare con la massima cura. Il dialetto è un pezzo incommensurabile della nostra storia, radici, cultura millenaria, e se andasse perduto non potremo più esprimerci in quell’insieme di sensazioni, suggestioni, sonorità, profumi ed emozioni che solo esso sa donare.
I motivi su citati, quindi, mi hanno spinto a realizzare tale “strumento”, in grado di proporsi come guida, e di agevolare l’approccio alla terminologia dialettale arcaica. Era necessario partire dagli aspetti storici di Crotone (cap. 1), in modo da annodare il legame tra la storia e la lingua, soprattutto per poter spiegare e giustificare le origini greche, latine, spagnole, francesi, arabe… dei vari termini dialettali. Infatti, risulta facile intuire come alla formazione di una parlata locale, abbiano concorso diversi elementi tra cui quelli geografici (territorio, orografia, estensione…) e storici (civiltà, assedi, dominazioni, incursioni, colonizzazioni…). All’interno di ogni regione, che presenta una tipologia dialettale propria, sussistono sottovarietà locali caratterizzate a volte da differenze notevoli, le cui identificazioni si basano su criteri fonologici, morfologici e lessicali ampiamente trattati nei capitoli 2), 3) e 4).
Il cap. 5) Dizionario crotonese-italiano, risulta costituito da circa 7700 lemmi e oltre 2000 tra frasi esemplificative, modi di dire, detti e proverbi popolari. Il processo di realizzazione dello stesso e il relativo “work in progress”, descritto puntualmente in premessa del capitolo, è risultato molto impegnativo e ha richiesto diversi anni di paziente e certosino lavoro.

Sebastiano Defonte ha esordito con una silloge poetica in dialetto crotonese dal titolo ‘Na vùcia dinta, pubblicata nel 2007 dalla PHASAR EDIZIONI di Firenze.
Nell’approfondimento dei suoi studi dialettali, trova congeniale la strada della commedia teatrale in vernacolo e nel 2008 scrive Pariv’a luna… ‘mbeci era ‘na pezza ‘i casu, commedia in dialetto crotonese in tre atti, pubblicata nel febbraio 2009 dalla CSA Editrice di Crotone.
A conferma della sua passione per il teatro vernacolare, nel 2010  pubblica, sempre con la CSA Editrice, ‘A lìttira cicàta, commedia in due atti che vince il primo premio, per la sez. Narrativa Calabria Centrale, al Festival del Dialetto di Calabria di Castrovillari (CS).

 

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