A Crotone ritorna l’agnocasto foto

"Il progetto di recupero creazione di un piccolo museo delle essenze sacre...procede spedito"

Per mano del responsabile del service circoscrizionale del Lions ClubGli alberi per la vita” (VIDEO),  l’avv. Fabrizio Meo, con la sempre fattiva collaborazione delle associazioni Italia Nostra e Pythagoras lab e grazie alla disponibilità, alla tenacia ed alla competenza dell’Azienda Garden Giada dell’Ing. Gianfranco Ruperti, a Via Discesa Castello, all’inizio della collina su cui sorgeva, orgogliosa Kroton, ai piedi dei bastioni del Castello di Carlo V che per una sorta di ineluttabile fato furono costruiti utilizzando le colonne e le pietre dell’area sacra e nelle vicinanze di un tempietto che la pietà popolare ha dedicato al culto di Maria del Capo, insieme all’alloro ed all’olivo bianco, vedremo crescere nuovamente l’agnocasto, una pianta bellissima, votata alla devozione di una divinità femminile, la Dea Hera.

Le tre essenze messe a dimora nel risorto “Orto Candela” sino ad oggi sono appunto l’alloro l’albero sacro ad Apollo, l’ulivo l’albero sacro ad Athena ed a Zeus e del cui legno è fatta pure la clava di Ercole e da oggi l’agnocasto una meravigliosa pianta che può raggiungere i 10 metri di altezza. Piante che fanno intimamente parte del nostro patrimonio culturale e ci raccontano l’infanzia del nostro territorio. Nell’antica Grecia all’agnocasto erano attribuite proprietà inibitorie anti-afrodisiache, era chiamato Ágnos, ossia puro/immacolato ed era a tal punto apprezzato per tali virtù che gli uomini ateniesi, prima di partire per una spedizione militare, “attrezzavano” i giacigli delle mogli intrecciando rami di Agnocasto. Non è un caso che nell’isola di Samo lungo il fiume Imbrasos, sotto i rami del Sacro Agnocasto, fosse nata la dea Hera, dove vi soggiornò come parthènos (vergine) prima di convolare a nozze con il suo divino sposo Zeus, divenendo così signora di ogni legame nuziale. Non è un caso che la madre di Pythagoras si chiamasse Parhenìs, in onore di Hera, e del suo status di vergine a Samo.
Il progetto di recupero creazione di un piccolo museo delle essenze sacre sin dall’antichità perciò procede spedito, perché anche in un momento così drammatico per il nostro territorio è importante dare nutrimento anche allo spirito.
Vi terremo informati.