La Memoria di ieri e di oggi

"E’ una pagina buia della nostra storia all’insegna dei pregiudizi"

Riceviamo e Pubblichiamo:

Il 27 gennaio è la Giornata della Memoria, della Shoah lo sterminio di sei milioni ebrei. Ma anche degli oppositori politici, disabili, omosessuali, Testimoni di Geova. Quel giorno 1945 l’Armata Rossa entra ad Auschwitz uno dei più grandi campi di sterminio realizzato in nome del razzismo, della presunta superiorità della razza ariana, rispetto a quelle giudicate  inferiori e impure quindi  anormali e “subumani”. La teoria razzista si diffuse (e applicata nei confronti dei pellerossa) prima di tutto negli Stati Uniti, dove nel 1916 molto prima dell’avvento del nazifascismo, Medison Grant un antropologo con parecchi discepoli, scrisse Il passaggio della Grande Razza.
Quando il libro fu tradotto in tedesco, Hitler ne fu entusiasta. E’ il caso di dire che il discepolo superò il maestro con il primo decreto nel 1933 per la salvaguardia della razza ariana. Nella scellerata imitazione, Mussolini fece la sua parte in Italia. Così il primo giorno di scuola nel settembre del 1938 l’anno delle leggi razziali, gli studenti si accorsero dell’assenza di alcuni loro compagni e qualche professore. Non li avrebbero più rivisti. Nel settore scolastico furono espulsi 96 professori universitari, 133 assistenti universitari, 279 presidi, un centinaio di maestri elementari, 215 studenti universitari, un migliaio di studenti della scuola secondaria e 4400 alunni delle elementari. Emigrarono Enrico Fermi e tre futuri premi Nobel: Emilio Segre, Rita Levi Montalcini e Salvatore Luria. Vietate le opere di Italo Svevo, Giorgio Bassani, Carlo Levi e Umberto Saba. le leggi razziali volute dal fascismo puntavano ad  eliminare gli ebrei dalla società civile in quanto giudicata razza inferiore rispetto a quella ariana.
Gli ebrei – tra l’altro – vengono licenziati dalle amministrazioni pubbliche civili e militari, negli enti parastatali, nelle banche e assicurazioni, non possono svolgere alcune professioni e non sono ammessi i matrimoni misti, perfino i negozi hanno un cartello con la denominazione di “ariani”. Una discriminazione e una persecuzione che sono una pagina vergognosa della storia italiana. Atti voluti da Mussolini, ma promulgati da Vittorio Emanuele III un re pavido, traditore dello Statuto Albertino e discriminatore dei propri fedeli sudditi. E oggi qualcuno vuole tumularlo pure al Pantheon! E’ una pagina buia della nostra storia all’insegna dei pregiudizi. Einstein riteneva più facile dividere un atomo che i pregiudizi. E infatti nel 2016 il World E Jewish Congress registrava nel mondo, un atto antisemita ogni 83 secondi e oggi i tempi si sono accorciati

Rolando Belvedere
Presidente sezione calabrese
Associazione libero pensiero Giordano Bruno