Crotone: i manga diventano materia di studio

Spesso sottovalutati dai genitori e poco conosciuti nelle loro profonde radici dagli stessi ragazzi, sono invece elementi da sviscerare soprattutto per avvicinare nel loro rapporto proprio genitori e figli.

Esperimento nelle scuole di Crotone nell’ambito del progetto l’Atelier Koine, che vede la coop sociale “La Lanterna di Diogene” ente capofila. I Manga sono ormai un oggetto di culto. Amati e osannati da milioni di giovani e giovanissimi. Per molti sono uno stile di vita. Per altri un “mood” con il quale affrontare la quotidianità. Un tema al centro di una serie di incontri promossi dal progetto l’Atelier Koine, che vede la cooperativa sociale ‘La Lanterna di Diogene’ come ente capofila, negli istituti “Vittorio Alfieri” e “Pitagora” di Crotone e che saranno ripetuti il prossimo anno scolastico facendo diventare i Manga una vera e propria materia. “I fenomeni di costume – spiega Fabio Riganello, presidente dell’associazione A.Maslow che ha organizzato, insieme alla Cooperativa Agorà Kroton, gli incontri sul tema – sono sempre più complessi di quello che si pensa. Spesso sottovalutati dai genitori e poco conosciuti nelle loro profonde radici dagli stessi ragazzi, sono invece elementi da sviscerare soprattutto per avvicinare nel loro rapporto proprio genitori e figli. Da qui l’idea di organizzare due eventi rivolti ai ragazzi, alle loro famiglie e al personale scolastico a cui hanno partecipato il noto fumettista Vincenzo Filosa e la Psicologa/psicoterapeuta Alessandra Siniscalchi”. “Sono stati incontri molto proficui e interessanti – afferma Vincenzo Filosa, uno dei più importanti disegnatori Manga in Italia, docente della scuola internazionale di Comics di Milano, protagonista dell’evento -. In Giappone i Manga sono una vera e propria seconda lingua dall’alto valore culturale e intellettuale perfettamente in grado raccontare la storia culturale e socio politica del paese e che rappresenta una componente integrale della vita di tutti i giapponesi narrando l’attualità e la cronaca ed entrando nel vivo del dibattito quotidiano”.
“In Giappone – precisa invece Filosa – il mercato produce riviste e volumi appositamente pensati per specifiche categorie di lettori. In occidente i confini tra manga per adulti e manga per ragazzi sono molto più labili, spesso sono esposti uno di fianco. Di conseguenza, è frequente che bambini di otto o dieci anni entrino più facilmente in contatto con serie o volumi Manga senza avere ancora sviluppato capacità critiche per fruirne contenuti e linguaggio in maniera adeguata”.
“Per questo – conclude – consiglio sempre ai genitori di non averne paura a prescindere ma di lasciarsi coinvolgere nella scoperta e nella lettura delle varie serie, così facendo non solo garantiranno letture più sicure ai propri figli ma potranno scoprire opere in grado di soddisfare anche i loro interessi e le loro passioni”.
“L’acquisto di materiale fumettistico è notevolmente aumentato nell’ultimo anno e mezzo a causa delle restrizioni dovute al Covid e diventa quindi importante studiarne i contenuti” racconta la dottoressa Siniscalchi, psicologa e psicoterapeuta protagonista del ciclo di incontri.  “Con i Manga i ragazzi si immedesimano nei personaggi con le loro diverse caratteristiche, vivono esperienze intime e molte volte anche fantastiche, entrando in contatto con vissuti e aspetti emozionali riguardanti contenuti della loro vita che permettono però loro di crescere, diventare adulti, approcciarsi a un pensiero via via sempre più critico e costruttivo nei confronti della società. Questo tipo di ‘prodotto culturale’ è un ottimo strumento capace di ampliare le esperienze e mettere in contatto ‘il mondo interno con quello esternò, far emergere ed esplorare aspetti della personalità profondi”.