Il nuovo volume di Federico Ferraro sulle libertà e i diritti umani nell’ambito ONU e del Consiglio d’Europa foto

Un viaggio giuridico avviato nel 2015.

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E’  in uscita in questi giorni la terza pubblicazione giuridica dell’Avv. Federico Ferraro dal titolo “La libertà di pensiero di coscienza e religione nel sistema universale dei diritti umani” della Intermedia Edizioni. L’autore conclude, attraverso il nuovo volume, un viaggio giuridico avviato nel 2015: prima tramite  lo studio del diritto comunitario e del principio di non discriminazione su base tecnica, razziale, sessuale e religiosa e , successivamente attraverso uno studio di diritto penale comparato sul tema dei reati culturalmente motivati. Scrive Ferraro che emerge specialmente in questo periodo storico, la pre­occupazione che il fenomeno religioso, non affrontato nei giusti termini e con politiche adeguate, possa sfociare in atti di violenza e terrorismo. In un simile contesto, la strumentalizzazione dell’identità cultu­rale e religiosa, anziché servire da leva per la costruzione di un diritto alla libertà religiosa, si trasforma spesso in una potente e imprevedibile minaccia per chiunque, senza distinzione di sesso, razza e religione. Difendere l’identità culturale-religiosa significa, quindi, garantire la tolleranza ed il rispetto dell’altro, al fine di realizzare l’agogna­ta pacifica convivenza fra tutti i popoli! Ferraro è  l’attuale Autorità di garanzia per i diritti dei detenuti presso il Comune di Crotone, ed  ha concluso questo lavoro  alla luce del suo percorso accademico  di Laurea in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali. E’ anche Mediatore civile e ha studiato Diplomazia e Relazioni Internazionali presso la SIOI di Roma.
Dal 2016 è anche  avvocato iscritto al Foro della capitale. Autore per la  celebre Rivista Internazionale “The Global Review” tradotta in diverse lingue e diffusa anche negli Stati Uniti ed in Israele. Lavora in progetti  di cooperazione internazionale per Ambasciate presso lo Stato italiano. Per l’impegno nell’ambito dei diritti umani ha ricevuto l’onorificenza di Cavaliere del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, a cui  uso è stato autorizzato  con Decreto del Ministero degli Affari Esteri del 23 marzo 2021. Nella presentazione a cura di Sua Ecc.za Mons Giuseppe Antonio Caiazzo, Arcivescovo di Matera –Irsina e Presidente del Comi­tato per i Congressi Eucaristici Nazionali presso la C.E.I. (Conferenza Episcopale Italiana), il prelato  evidenzia come l’autore ha il merito di cogliere un argomento di struggente attualità, spigoloso da sviluppare per i risvolti che esso comporta nella vita di ogni uomo e per la turbolenta strumentalizzazione che di esso si fa. Non a caso i rigurgiti del fanatismo o fondamentalismo religioso mettono in evidenza un aspetto che non può passare sotto silenzio: «la tendenza ad elaborare una ideologia della neutralità che, di fatto, impone l’emarginazione, se non l’esclusione, dell’espressione religiosa dalla sfera pubblica». Ancora Mons. Caiazzo sottolinea che  oggi trattare di tutela del diritto alla libertà religiosa fa correre il rischio di perdersi nei mille rivoli del “non pensiero” contemporaneo, di impelagarsi in rivendicazione dal sapore populistico più che popolare e falsamente identitaria da qualunque angolo si osservi la problematica. Negli ultimi mesi ci siamo trovati a dover fronteggiare il COVID-19. Molti hanno visto le restrizioni governative come una limitazione alla libertà religiosa. In realtà abbiamo assistito ad una limitazione divenuta necessaria, insieme a tante altre, per contrastare ogni tipo di movimento e d’incontro e di circolazione. Per cui non possiamo parlare di soppressione del diritto di libertà religiosa. 

L’Avv. Antonello Talerico, Presidente Distrettuale dell’Ordine Distrettuale degli Avvocati di Catanzaro che si estende su buona parte del territorio regionale, comprendente anche  i territori di  Castrovillari, Cosenza, Crotone, Lamezia Terme, Paola e Vibo Valentia,  ha evidenziato nella recensione al volume che i termini, universalità e pluralità, sono troppo spesso abusati, e spesso re­cepiti senza filtri e senza responsabilità; incautamente, consegnati a sermoni senza pregio e senza tormento interiore. Federico Ferraro, invece, è attraverso loro che ci ammonisce con delicatezza e vigore e ne fa il mastice di un’opera che, siamo certi, irretirà la curiosità dell’esegeta e dell’interprete più imme­diato; del reo e del peccatore; del postulatore e dell’avvocato di trincea. Il Dott. Marco D’Agostini, già Segretario della Commissione Affari Esteri del Senato della Repubblica italiana e componente della Segreteria della Delegazione par­lamentare italiana all’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa, nella prefazione al volume  si sofferma sui temi come la libertà di pensiero, di coscienza  e religione  che, intersecandosi, attraversano e spesso per­formano le relazioni tra gli Stati e le relazioni tra gli individui all’interno degli Stati ovvero le relazioni tra gli Stati e le comuni­tà transnazionali.  Quante crisi e conflitti, tra Stati diversi o al loro interno, ad esem­pio, sono connesse a fattori religiosi, fattori peraltro richiamati sovente per fini pretestuosi, tesi a celare motivi di conflitto più profondi, legati ad interessi geostrategici, economici o di fazioni tutt’altro che religiose?

Infine il Dott. Luigi De Salvia, Presidente di Religions for Peace Italia, Organizzazione Non Governativa con ruolo consultivo presso il Consiglio Economico e Sociale (ECOSOC) e presso l’UNESCO, ha sottolineato nella postfazione che questo suo ultimo lavoro sugli aspetti giuridici della libertà religiosa, l’autore, Federico Ferraro, che ha sempre avuto a cuore questa tematica, si muove tra i due poli delle dichiarazioni di prin­cipio e delle formulazioni e pratiche giuridiche, mettendo in luce evoluzione storica, complessità, risultati raggiunti e sfide aperte.
Questa estate il libro verrà presentato  a  Crotone.

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