Grande successo l’incontro sul “quartiere meridionale” ieri al Museo di Pitagora foto

Vazzano: "Continuiamo questa narrazione della città".

La conoscenza di Antica Kroton attraverso gli scavi archeologici. Un tema affascinante per capire la nostra storia e il nostro presente. Il tema affrontato venerdì 15 ottobre al Museo di Pitagora ha riguardato il quartiere meridionale e il quartiere centrale. Un incontro riuscito sotto tutti gli aspetti. Un pubblico numeroso, qualificato e attento. Con un ricco dibattito alla fine della relazione di Vincenzo Fabiani. Il direttore e fondatore del Gruppo Archeologico Krotoniate è stato superlativo nel suo racconto accompagnato da decine di fotografie. Il suo cinquantennale impegno per la tutela e conservazione del territorio è stato fondamentale per tutto quello che è diventato il presente e il futuro della città. Una storia, quella crotonese, ricca di contraddizioni: Crotone è una città letteralmente seduta su un tesoro, e che fa fatica a rendersene conto.
Continuiamo questa narrazione della città” dice Santo Vazzano – presidente di Jobel e direttore del Museo di Pitagora – convinti che dobbiamo recuperare conoscenza e coscienza. Crotone si porta tristemente dietro, e persiste nelle sue scelte scellerate, decisioni contro la sua natura: Come città di Mare costruisce palazzoni come per mettere muri contro la sua risorsa principale. Di fatto Crotone non sarà mai una città che avrà una simbiosi con il suo mare. È una città sul mare non di mare! Pensa bene di costruire palazzi più alti del Castello di Carlo V, ancora più imponenti.  Stessa cosa fa con gli scavi: coprire tutto per palazzinare e cementificare tutto e subito.”  I vari scavi eseguiti dal centro storico della città all’ospedale, dallo stadio e fondo Gesù dimostrano come Crotone era una città importante con diverse costruzioni: necropoli, ville, opifici…Una città estesa con diverse stratificazioni, riguardanti vari periodi da prima dei greci, ai romani, al medioevo. I prossimi appuntamenti sono venerdì 19 novembre con l’attenzione al quartiere settentrionale e alla cinta muraria e le necropoli.