L’assedio e il brutale saccheggio di Crotone nel marzo 1799 nel nuovo libro di Local Genius

Nel nuovo volume di "Local Genius", collana "Radici", intitolato "Storie di Briganti del Sud Italia", spazio all'assedio e al brutale saccheggio di Crotone (allora Cotrone) del marzo 1799, ad opera dell'Esercito della Santa Fede e del capobrigante Marincola Panzanera.

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Il famigerato capobrigante Marincola Panzanera fu uno dei protagonisti, nel marzo 1799, dell’assedio di Crotone e del successivo brutale saccheggio della città pitagorica operato dall’Esercito della Santa Fede che era stato allestito e veniva guidato dal cardinale Fabrizio Ruffo. I Sanfedisti, delegati dalla casa reale borbonica che si era rifugiata in Sicilia, si assunsero il compito storico di reagire al breve ma significativo tentativo rivoluzionario della Repubblica Napoletana proclamata nel gennaio 1799. La reazione filoborbonica soffocò nel sangue, con numerose condanne a morte, il tentativo rivoluzionario. Il Ruffo, passato dalla Sicilia alla Calabria con l’alto incarico di Luogotenente del monarca Ferdinando IV di Borbone e con il preciso e difficile mandato di restaurare il regno, proprio in Calabria organizzò le truppe controrivoluzionarie e lealiste progressivamente infoltite da nuovi arrivi, comprese bande brigantesche. Il Cardinale utilizzò la potente leva della difesa della religione cristiana contro i giacobini francesi e napoletani, e così incitò il popolo a difesa della monarchia. L’Esercito della Santa Fede, giunto in Napoli nel giugno 1799, si rese protagonista di tremende violenze e rappresaglie, così come del resto era già avvenuto durante la risalita dell’Italia meridionale partendo dalla Calabria.
Del capobrigante Marincola Panzanera si parla, tra l’altro, nel volume edito da Local Genius intitolato “Storie di Briganti del Sud Italia” (collana “Radici”), che ha dato spazio a una riedizione del famoso testo di Alessandro Dumas padre intitolato “Cento anni di Brigantaggio nelle Province meridionali d’Italia” che vide la luce nel 1863, quando il geniale intellettuale francese risiedeva a Napoli e dirigeva “L’Indipendente”, giornale filogaribaldino e antiborbonico. L’opera di Dumas, narratore di straordinario livello, conserva intatta la propria freschezza, ed è accompagnata da una lunga introduzione di Massimo Tigani Sava, giornalista e saggista calabrese impegnato da anni nella riscoperta delle radici identitarie dell’antica Magna Grecia. Molto curata anche la bibliografia. Si ricordi che il tema del Brigantaggio meridionale è sempre molto attuale in quanto legato ad un altro argomento di straordinaria attualità, sintetizzabile nel concetto di Questione Meridionale e nell’ambito del quale esiste una spesso drammatica Questione Calabrese, le cui piaghe purulente sono giunte fino ai giorni nostri. Sono diversi altri i tremendi e temutissimi briganti e capibanda calabresi di cui si tratta nel volume: Nicola Gualtieri detto Panedigrano, nato a Conflenti; Francatrippa (Giacomo Pisano, nato a Pedace, oggi Casali del Manco), noto per una particolare ferocia; Lorenzo Benincasa, nato a Sambiase, oggi Lamezia Terme, dominatore del bosco di Sant’Eufemia; Paolo Mancuso, detto Parafante, nato a Serra di Scigliano; Francesco Moscato, detto “U Vizzarru”, il Bizzarro, nato a Vazzano (oggi provincia di Vibo Valentia).

Il capobrigante Marincola Panzanera fu decisivo – così come narra il Dumas – per la presa di Crotone (allora Cotrone) da parte dell’Esercito della Santa Fede che qualche giorno prima aveva fatto capitolare Catanzaro. Il grande romanziere francese trova anche spazio, trattando dell’assalto a Crotone, per raccontare brevemente la prestigiosa storia antica della città e di descriverne la condizione certo non esaltante di fine Settecento. Dopo la caduta delle difese filorepubblicane, «la città di Cotrone fu abbandonata a tutti gli orrori di uno spaventoso saccheggio». Briganti e truppe infierirono sulla popolazione per ben quattro giorni consecutivi, quando anche il cardinale Fabrizio Ruffo giunse nella città pitagorica. Il premio per Panzanera fu la nomina a capitano. I riferimenti alla Calabria e a tante personalità calabresi sono numerosi nel volume “Storie di Briganti del Sud Italia”, in vendita a soli 10,00 euro e n. 7 della fortunata collana “Radici” di Local Genius.

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