Gli studenti crotonesi incontrano Franco Eco al Museo di Pitagora

«La cultura è uno strumento di pace e sviluppo»

Nell’ambito del patto educativo della comunità educante, lunedì 8 novembre, un gruppo di studenti dell’Istituto “G.V. Gravina”, presso il Museo di Pitagora, ha incontrato Franco Eco, compositore nonché regista teatrale crotonese, rientrato in Italia dopo esser rimasto bloccato in Sudan, da lunedì 25 ottobre, a causa del colpo di Stato.

Rivedere nuovamente l’alba dall’Italia – ha scritto in un messaggio inviato appena sbarcato – non ha prezzo. Ora sono in taxi verso casa. Vado a dormire e poi mi risveglierò da questo sogno… e presto sarò dalla mia famiglia a Crotone.

Appena arrivato nella sua città natale ha accettato l’invito di Santo Vazzano, presidente del Consorzio Jobel, che ci ha tenuto a donare una testimonianza significativa agli studenti crotonesi: «un’occasione importanteha affermato Vazzano nell’introduzione per confrontarsi con una personalità di successo che ha fatto della sua passione la sua ragione di vita e che attraverso la musica è diventato ambasciatore della cultura che unisce i popoli, rivelandosi strumento di pace e sviluppo. Eco, che si trovava nel Paese africano per partecipare, in rappresentanza dell’Italia, al Sama International Film Festival, con il suo spettacolo Dante Concert, un viaggio sulle suggestioni musicali della Divina Commedia, ha raccontato i giorni vissuti confinato in albergo insieme ad altri artisti di ogni parte del mondo, in attesa che riaprissero l’aeroporto, mentre per strada la situazione si aggravava con scontri tra militari e popolazione contraria al colpo di Stato».
«Alla riapertura i voli erano pochissimi, l’aeroporto era stato praticamente preso d’assalto. Il mio volo era stato cancellato e mi sono imbarcato su un aereo con scalo in Etiopia. Quando sono atterrato a Roma non mi è sembrato vero» ha raccontato Eco ai ragazzi, contribuendo all’obiettivo di Jobel, ovvero creare e consolidare una comunità educante che offra sempre più occasioni di confronto e critica attraverso la cultura. «Studiate, andate lontano, scoprite il mondo per poi tornare qui con i vostri nuovi strumenti per contribuire alla crescita sociale e culturale della nostra terra» con questa esortazione l’artista crotonese ha salutato gli studenti presenti, rimasti affascinati dalle mille sfaccettature della diplomazia culturale.