Fiera degli editori a km0
Facente ha presentato “Faillo” al Vibook: “sono orgoglioso di essere calabrese”
Tra l’invito a combattere facili stereotipi e all'unità, lo scrittore crotonese ha riscosso l’ennesimo successo nella “capitale italiana del libro”.
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Intenso e ricco di pathos. Ancora una volta Gianluca Facente ha riportato un grande successo, questa volta da Vibo Valentia, dove è stato ospite di Vibook, la Fiera degli Editori a km0, giunta quest’anno alla sua terza edizione. Una rassegna che ha avuto un’importanza maggiore rispetto alle passate edizioni, vista la nomina del capoluogo di provincia a “Capitale del libro 2021”. Lo scrittore crotonese ha portato, per la prima volta in questo contesto, il suo “Faillo Il Pitionico” che continua, in maniera inesorabile, a raccogliere sempre più consensi. L’intervista è stata condotta da Paola Desossi, una studentessa del Liceo Classico Morelli, all’interno della “Sala dei Libri Parlanti” di Palazzo Gagliardi. Gianluca Facente, nel corso della presentazione, è partito da un concetto che è quello della sacra curiosità che dovrebbe bruciare in ogni uomo e che ha portato i grandi personaggi della storia a spingersi oltre quelli che sono stati i limiti, spesso imposti, dalle società del tempo.
Ho intrapreso questo viaggio, andando alla ricerca di alcune risposte e tra le risposte che non cercavo ho trovato un personaggio, un Calabrese.
Facente si è poi soffermato su cosa significhi oggi essere calabresi e contro quali “mali” sia necessario lottare. Stereotipi e luoghi comuni, appiccicati ad un popolo che non riesce o non vuole combattere pienamente quelle idee che descrivono la Calabria, troppo spesso, come una terra “malinconica” e “brutta”.
La denuncia va bene, ma abbiamo la necessità di dover raccontare il bello della nostra terra. Io desidero, quando domandano la mia provenienza, rispondere con decisione: Sono calabrese di Crotone! Senza preoccuparmi di dover specificare di essere fra “I calabresi buoni”… Siamo calabresi e dobbiamo andarne fieri. Per questo ho scritto di Faillo, un eroe senza tempo e senza limiti territoriali.
Ed allora il personaggio di Faillo regala spunti di tutti i tipi: dal concetto di “buon cittadino” all’idea di eroe, inteso come di colui che “non sceglie di farsi solo i fatti suoi”.
Lo scrittore, divulgatore e poeta crotonese si è soffermato su quest’ultimo concetto, spiegando che, nel profondo di ognuno di noi, si nasconde un eroe, che, con un gesto anche piccolo, può migliorare la società in cui vive. E in questo senso, Facente, ha poi invitato i più giovani presenti in platea e protagonisti della serata come intervistatori dei vari autori, che si sono alternati sul palco, ad “aggiungere quello che manca alla Calabria” per tornare ad essere una terra gloriosa e unita.
Noi come calabresi saremmo il popolo più ricco d’Europa se smettessimo di alzare muri fra di noi. Se capissimo l’inutilità di queste barriere, torneremmo ad essere un popolo rispettato. Fuori dai confini regionali ci osservano con pregiudizio, ma non aspettiamoci un intervento esterno che possa cambiare questo stato di cose; dobbiamo essere noi a porci come promotori di una Calabria nuova. Combattere i luoghi comuni e rappresentarci diversamente è solo un nostro dovere. O noi calabresi ci mettiamo in testa di diventare un unico popolo o non risolveremo mai i nostri problemi.