“Occhi che parlano. Scorci d’amore e di vita oltre la gabbia della SLA”

Tutti i proventi derivanti dai diritti d’autore andranno alla “Fondazione Vialli e Mauro per la Ricerca e lo Sport Onlus”. Sabato 12 marzo alle ore 17:00, presso il Centro Congressi "A. Rosmini" a Isola di Capo Rizzuto, si terrà la prima presentazione del libro.

Annarita aveva 49 anni quando le venne diagnosticata la SLA, una malattia rara che stravolse completamente la sua vita e quella dei suoi familiari. Era nel suo corpo ma non ne era più padrona, pensava a un gesto ma non era più capace di eseguirlo. Tra le cose di cui aveva maggiore nostalgia, c’era probabilmente il suono della sua stessa voce. Quando non fu più capace di parlare con la bocca, iniziò a farlo attraverso un comunicatore a puntamento oculare. A quel dispositivo elettronico affidò parole, pensieri ed emozioni. La malattia l’aveva ingabbiata, ma lei continuava a lottare. Grata per l’amore e il sostegno che la sua straordinaria famiglia le stava donando. «Io amo la vita e bisogna sorridere sempre» ripeteva, infondendo forza e coraggio a se stessa e agli altri. Se Annarita avesse potuto, avrebbe chiesto a Dio di torturare ancor di più il suo corpo, stringendo l’armatura invisibile in cui sembrava essere costretto, ma di lasciarle gli occhi, il mezzo che le restava per comunicare.
Il libro, edito dalla CSA Editrice, è scritto da Annarita Rizzo e Francesca Caiazzo, a cura di Rossella Rizzo. Tutti i proventi derivanti dai diritti d’autore andranno alla “Fondazione Vialli e Mauro per la Ricerca e lo Sport Onlus”. La Fondazione destina fondi alla prevenzione e alla cura del Cancro e alla ricerca medico-scientifica sulla Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA).
Sabato 12 marzo alle ore 17:00, presso il Centro Congressi “A. Rosmini” a Isola di Capo Rizzuto, si terrà la prima presentazione del libro.

LE AUTRICI

Annarita Rizzo nasce nel 1959 a Isola di Capo Rizzuto (Crotone), ottava di dodici figli. Diplomata al Magistrale, avvia un’attività commerciale, per poi dedicarsi a tempo pieno al lavoro di mamma di Francesco e Rosy, frutto dell’amore che la lega a Pino, sposato nel 1989. Quando i figli diventano più grandi, apre una profumeria e si dedica al volontariato: entra a far parte della Prociv della sua città e coltiva il desiderio di portare il suo aiuto in Africa. Nel 2008 le viene diagnostica la SLA, che la strappa all’affetto dei suoi cari l’8 gennaio 2011.
Classe 1978, Francesca Caiazzo è una giornalista professionista di Isola di Capo Rizzuto (Crotone). Si laurea in Sociologia all’Università La Sapienza di Roma, città dove muove i primi passi nel mondo dell’informazione locale e della comunicazione. Dal 2006 è tornata in Calabria, dove svolge la sua attività professionale nei settori web e radiotelevisivo. Impegnata nel sociale, ha svolto attività di volontariato presso il day hospital oncologico dell’ospedale “San Giovanni di Dio” di Crotone.

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