Il Primo Maggio passeggiando per il Centro Storico

Festa dei lavoratori alla scoperta della storia di Crotone. Ancora un successo per l’iniziativa della Fondazione Santa Critelli.

Primo Maggio passeggiando nel centro storico tra il presente ed il passato. La Fondazione Santa Critelli Onlus, in occasione della festa dedicata ai lavoratori, ha organizzato la XIX escursione tra i vicoli del centro storico di Crotone. Una giornata ricca, che ha visto una grande affluenza di persone, il cui unico intento è stato quello di indossare i famosi “occhiali da turista” che Antonio Arcuri, ha sempre invitato a mettere in queste occasioni.

Domenica siamo ritornati alle origini, parlando di tre siti inediti. Dopo la trilogia dei portali e degli stemmi, siamo tornati a vedere alcune strutture tra cui una cisterna e le mura dell’epoca spagnola – ha raccontato Antonio Arcuri – Il vero è proprio itinerario inizia da subito ma poi dovrebbe prolungarsi fino al prossimo giro; c’è bisogno di esternare quello che si raccoglie in queste occasioni per raccontarlo agli altri. Trasformarsi in dei veri e propri Ciceroni, anche con i turisti che in questo periodo arrivano a Crotone.

Piazza Umberto I

Tanti gli amici che come sempre sostengono ed appoggiano questa iniziativa. Su tutti la giovane Emanuela Covelli, che ha portato il proprio contributo a questa escursione, raccontando la storia relativa a quella che per noi oggi è Piazza Umberto I.

Il mio intervento si è concentrato su piazza Umberto I – ci ha raccontato Emanuele Covelli – una zona che amo definire magica perché dal latino magis significa “di più” e questa piazza storicamente racchiude molto di più di quanto si possa immaginare ad un primo sguardo. Il suo nome fu inizialmente piazza San Francesco, perché qui risiedeva il convento di San Francesco d’Assisi che, da fuori le mura, era stato traslato all’interno delle mura cittadine per paura delle invasioni turche. Successivamente poi si chiamò largo Suriano, di cui conserva ancora un bellissimo palazzo (ora Albani) e infine piazza Umberto I in onore del “re buono”.  In questa zona era collocato inoltre l’antico porto Terzana, in cui si scaricarono blocchi provenienti da Capo Colonna per la fortificazione del castello e della città; porto abbandonato, poi sempre per paura delle invasioni. Questa piazza ospita ancora oggi il Palazzo Berlingieri, della nobile famiglia crotonese e si colloca in una zona estremamente vicina al luogo in cui venne individuata la giudecca di Crotone. Esisteva infatti una folta comunità di ebrei sia nel 1100 che sul finire del 1400. Non possiamo trascurare poi che fu un luogo importante per i moti rivoluzionari del 1799, momento in cui i ribelli simpatizzanti delle armate francesi esponevano le loro idee. Infine abbiamo osservato una bellissima edicola dedicata alla madonna di capo colonna e al presunto miracolo che avrebbe operato con le scosse del terremoto di marzo 1832, preservando Crotone da morti. Abbiamo poi riflettuto su come la fiera di Gesù e Maria, che si svolgeva in questa piazza durante il vice regno austriaco, potesse essere L’antenata della nostra fiera mariana

Aumentano i “followers”

A causa della concomitanza, sull’intero territorio crotonese, di più eventi, Antonio Arcuri e Gianluca Facente, avevano pensato inizialmente di posticipare la giornata; la sorpresa, più che gradita, è stata invece la grande affluenza di crotonesi, che non hanno voluto perdere questa occasione.

L’affluenza di molti giovani, per noi è stato un segnale molto positivo – ha detto Antonio Arcuri – Alcuni insegnati inoltre si sono prenotati per il prossimo giro, per allargare la platea degli studenti delle scuole. Crotone ha tantissime potenzialità architettoniche che noi crotonesi però non riusciamo a far conoscere. Mettere a massimo regime tutte le potenzialità che la città esprime, è la mission mia e di Gianluca.

Il fatto che questi itinerari si stiano prolungando, è sintomatico di un forte apprezzamento da parte di una popolazione, che come abbiamo scritto in più occasioni, continua a crescere grazie al lavoro della Fondazione. In tanti, poi, nel corso delle “passeggiate”, hanno subito la metamorfosi da “turisti” a divulgatori.

Le attività nel centro storico sono essenziali e fondamentali per conoscerlo meglio e per scoprirne la storia – ha affermato Emanuela Covelli – Pochi di noi, pur amando la propria città e pur animati da una forte curiosità, avrebbero tempo e modo di mettersi a studiare sui libri la storia così variegata del centro storico. Ascoltarla così piacevolmente, passeggiando di domenica mattina e trovando risposta a tante curiosità è un metodo fenomenale.

Ultimo elemento, ma non per importanza, è stato il supporto di Domenico Campagna, che ha permesso la trasmissione in streaming dell’evento, per tutti quei crotonesi che da anni vivono lontani dalla propria città.

La sensibilità dei crotonesi si sta risvegliando grazie alla costanza e all’impegno di Antonio Arcuri e Gianluca Facente che, senza sosta, trasmettono il loro amore e la loro passione per la Città – ha aggiunto Emanuela Covelli – Non tutti sono in grado di trasmettere e comunicare il sapere, ma loro ci riescono coinvolgendo tutti. Valorizzando la città e i crotonesi innamorati del territorio.  Sarà forse l’inizio di una rinascita culturale?