“La lunga strada di sabbia”. Crotone celebra Pier Paolo Pasolini con una mostra fotografica

La mostra, a cura di Giada De Martino è un racconto fotografico che enfatizza il legame tra Pasolini e la Calabria, accostando la figura dello scrittore a quella del regista. In collaborazione con la Fondazione Cineteca Bologna e con l’Archivio del “Premio Crotone”

Poeta civile, scrittore corsaro, regista mistico, intellettuale tragico: sarà Pier Paolo Pasolini il protagonista degli scatti de “La lunga strada di sabbia” , la mostra fotografica curata da Giada De Martino, che sarà inaugurata mercoledì 27 luglio a Crotone, presso la Lega Navale (via Molo Sanità a ingresso libero) e tra gli eventi speciali della 3/a edizione del Calabria Movie Film Festival.
In un racconto fotografico di 25 immagini, la retrospettiva celebra il legame tra Pasolini e la Calabria, al fine di stimolare un dialogo tra il Pasolini scrittore, che nel 1959 con il romanzo “Una vita violenta” fu insignito del “Premio Crotone” e il Pasolini regista, durante le riprese de “Il Vangelo Secondo Matteo” del 1964. Una sezione documentaria di materiale fotografico e audiovisivo che testimonia, e in parte ricostruisce, alcuni piccoli e significativi frammenti dell’opera di Pasolini a distanza di cento anni dalla sua nascita. La ricerca alla base della mostra è stata sviluppata in collaborazione con la Fondazione Cineteca Bologna che custodisce l’Archivio Pier Paolo Pasolini, mente alcune delle immagini che compongono l’esposizione sono state messe a disposizione da Gaetano Leonardi e Christian Palmieri, già autori del volume «Il Premio Crotone (1952-1963). Impegno culturale e nuovo meridionalismo».
Dichiara la curatrice Giada De Martino: “Nella La lunga strada di sabbia, che è un esplicito riferimento al reportage commissionato a Pier Paolo Pasolini e Paolo Di Paolo nell’estate del 1959, c’è il desiderio di raccontare quel paesaggio immaginario e non, che lega in qualche modo sia la venuta di Pasolini in Calabria, ma più profondamente nel Sud dell’Italia. La mitografia di Pasolini si abbandona a qualunque ispirazione. Come scrive Water Siti nel suo libro «Quindici riprese», “Pasolini è stato forse l’unico vero, “geneticamente sperimentale”: ha giocato a rimpiattino coi generi letterari e con le altre forme di espressione artistica contaminando e pretendendo sempre di risalire alle origini.” Pasolini cerca di illustrare una realtà intatta senza più alcuna struttura o ideologia che la corrompano. Anche il cinema diventa con Pasolini spoglio, povero, innocente, ridotto: quasi paradossalmente un non cinema, fortemente suggestivo e pieno di significati.  Queste sono in parte le premesse alla base della mostra La lunga strada di sabbia. Questo l’intento e il desiderio di mettere in relazione il Pasolini regista con il Pasolini scrittore, perché non si possono scindere, non si possono giudicare e comprendere appieno i film di Pasolini senza aver letto le sue poesie, i suoi romanzi, i suoi saggi, e lo stesso vale al contrario. Perché l’opera di Pasolini è in fondo il complesso di tutte le sue opere, a partire dalla sua stessa vita”.
La mostra fa parte degli eventi collaterali proposti dal Calabria Movie Film Festival, manifestazione dedicata al meglio della cinematografia breve con cortometraggi provenienti da tutto il mondo in programma dal 17 al 19 agosto, ideato da tre giovani professionisti del cinema calabrese, tutti under 35: Matteo Russo; Luisa Gigliotti e Antonio Buscema. Il festival proporrà tre serate di proiezioni nella suggestiva Villa Comunale (viale regina Margherita, 98) al fine di valorizzare l’identità regionale, aprendosi al contempo a un pubblico internazionale. Il progetto è finanziato dalla Calabria Film Commission attraverso l’Avviso pubblico per il sostegno alla realizzazione di festival e rassegne cinematografiche e audiovisive in Calabria e in partenariato con il Comune di Crotone.
L’omaggio a Pier Paolo Pasolini proseguirà anche giovedì 18 agosto con il focus speciale a lui dedicato, dal titolo “Pier Paolo Pasolini il Crotonese”, in cui l’attrice Margherita Caruso, crotonese di nascita e milanese d’adozione, ebbe il ruolo della Madonna bambina (all’epoca quattordicenne) ne “Il Vangelo secondo Matteo”. La Caruso, che mantiene intatto l’amore per la sua terra, dialogherà con il giornalista Bruno Palermo (ore 17.30, Lega Navale).
“La lunga strada di sabbia” sarà visitabile fino al 23 agosto dal lunedì al sabato con orario 9-00 a ingresso libero.