Il PalaMilone perduto dai figli della borghesia …e ritrovato dai figli di nessuno!

La più importante struttura sportiva della città è ancora chiusa, utilizzata da quel disagio di cui ci accorgiamo "solo" quando lo dobbiamo "denigrare". Il vero degrado è L'IPOCRISIA!

Più informazioni su

    Imparerai a tue spese che nel lungo tragitto della vita incontrerai tante maschere e pochi volti.” LUIGI PIRANDELLO

    Alle 8,25 di questa mattina un Uomo impatta con questa immagine che scatta passando di fronte al parcheggio del PalaMilone chiuso oramai da prima della pandemia dalla Commissario Costantino, reso inagibile e danneggiato per incuria e cocciutaggine di Bossi e Voce e di procedure che non hanno voluto adottare per assurdi ed ipocriti sensi di legalità a trucco ed, oggi, ancora chiuso nonostante interventi già terminati di rifacimento del parquet costati “cari” alla collettività. Due o più uomini, oggi, hanno trovato il modo di “occupare” quello spazio in maniera “produttiva”; c’è solo una esigenza umana di sopravvivenza che può giustificare il termine “a tutti i costi”. A tutti i costi, appunto, uomini devono poter riposare e mangiare ogni giorno. A tutti i costi, a maggior ragione se ricadono sulla collettività, NON si possono chiudere strutture sportive che evitano a tantissimi giovani di “abbracciare” il disagio di ragazzi “perduti, maleducati, mal abituati”. A tutti i costi qualunque diramazione dello Stato NON può e non deve dire bugie mandando pure al macero un bene pubblico solo per “affezionarsi” alla burocrazia perchè inadeguati al vivere moderno. Siamo davvero figli, tutti, di una borghesia e di una ipocrisia che poi, non ci può lamentare, se da spazio a quelle bocche larghe, ENORMI, che si lamentano di cosa vengono a fare i neri qua a casa nostra perchè solo loro devono essere liberi di fare tutto quello che gli pare, anche se quello che gli pare, in fondo Nessuno sa cos’è!

    Noi siamo i figli della borghesia

    Affezionati alla bigiotteria
    Siamo i tappeti persiani
    Ficcati sotto i divani
    Noi siamo i figli della frenesia
    Quello che resta di quegli anni Ottanta
    La vetrinetta con l’argenteria
    E la racchetta di Panatta
    Noi siamo i maghi delle velleità
    I figli fuori all’università
    Siamo i risparmi chiusi in banca
    Siamo la settimana bianca

    Noi siamo i figli di una balena
    Che ha il cuore piccolo e la bocca grande
    Che ha un cuore piccolo
    Ed una bocca enorme
    Noi siamo i figli della borghesia
    La quintessenza dell’ipocrisia
    Siamo i gemelli sui polsini
    Siamo l’oliva nel Martini
    E siamo i figli dell’еconomia
    Affezionati alla burocrazia
    Siamo gli avanzi di un ricordo
    Siamo il prodotto interno lordo

    E siamo i figli di una balena
    Chе ha il cuore piccolo e la bocca grande
    Che ha un cuore piccolo
    Ed una bocca enorme
    E adesso guardaci
    Siamo perduti, maleducati, mal abituati
    Inadeguati al vivere moderno
    Sempre incazzati con il padre eterno
    E siamo liberi di fare tutto quello che ci pare
    Anche se quello che ci pare in fondo
    Nessuno sa cos’è
    Nessuno sa cos’è

    Esposto: si vigili sulla concessione e gestione dei beni pubblici

    Com’è ora …via Giovanni Falcone, il PalaMilone e l’ingresso a Parco Pignera (Pitagora)

    Ripristino della pavimentazione del Palamilone: serviranno più di 130 mila euro

    Sport e PalaMilone distrutto ed abbandonato

    Acqua dentro il Palamilone

    Si assicurano tempi da record per la riapertura delle strutture sportive

    Il Consorzio Momenti di Gloria chiama ai danni il Comune

    Palamilone: il TAR accoglie il ricorso dal Consorzio; il Commissario non si arrende.

    Più informazioni su