A Verzino, grazie a Ginetta Rotondo, disvelati i pesci che non vogliono più galleggiare! foto

Altra "magica" presentazione di "Storia di un pesce che voleva volare"

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    Il 10 agosto scorso, prima della notte di San Lorenzo, si è svolta a Verzino la presentazione di “Storia di un pesce che voleva volare“, l’ultima opera di Ginetta Rotondo: proprio in quel borgo dai cui “vulli” hanno spiccato voli e “chimere” la stessa autrice e, su tutti, quel Francesco Manente che aleggia in tutta la favola della professoressa e che ha fatto risognare i presenti nel magnifico scenario del Palazzo Ducale. C’erano tanti e tantissimi fra gli animatori di quella biblioteca che Sindaco Cozza e Consigliere Bossio hanno assicurato riaprirà presto e che, da sempre, è stata scenario di iniziative troppo spesso interrotte. Carico della responsabilità affidatami di “moderare” l’incontro, sono riuscito, almeno spero, comunque a farmi trasportare da una serie di emozioni autentiche, che ogni singolo concittadino della scrittrice ha saputo porgere alla sua animatrice culturale, al sottoscritto ed a Sindaco e Consigliere, proprio come Ettore e Bess hanno voluto offrire (si potrebbe anche dire volato) a Sofia nel racconto che Ginetta Rotondo offre a questo mondo contemporaneo troppo travestito di modernità.

    Storia di un pesce Ginetta Rotondo Verzino 2022

    Così è arrivato tutto il balsamo della professoressa Giovanna Zumbo, cugina di Francesco Manente e degnissimo suo cordone di divulgatori di voli e generosità artistiche e formative, un balsamo che ha preso forma e colori di una volontà autorevole di testimonianze altre, mai di un riscatto sciapo e stereotipato di una terra che ha la colpevolezza “collettiva” dei vinti in partenza. Così il dibattito, che ha “ballato” tra il confronto e la rimembranza è riuscito a “non mollare” mai trama  ed inviti del libro. Così Ginetta Rotondo, ancora più a suo agio perchè vicinissima al “suo” vullo di San Michele, ha rilanciato sulla stupida pervicacia dell’uomo di oggi nel continuare a variare gli elementi naturali che solo nelle “poche Verzino” resistono grazie alle certezze che qua non vogliono cedere a questa allucinante trasformazione. Così sono venuti fuori caos e limiti di principi che il progresso tecnologico stenta a rispettare. Così si è cercato, nella magica serata delle stelle cadenti, di fare scudo, tutti assieme, alla complicità della retorica e dei buoni propositi per forza; ed ancor di più delle passerelle. Si perchè proprio da Verzino (Din…di…rinnella, Din…di…rinnella!), non era possibile che i pezzi così autentici della biografia “volata” di Ginetta Rotondo potessero disvelarsi senza una coscienza collettiva che in quel magico Palazzo Ducale ha saputo descrivere una generazione che, forse più di altre comunità, è consapevole quanto si stia colpevolmente abbandonando fiumare limpide per abbandonarsi al disastro comportamentale, ancor più che ambientale. Ecco, proprio il rigore scientifico, storico e geografico dell’opera della “nostra” Ginetta, può e deve dare un argine allo sfregio della bellezza: e da Verzino, la scorsa notte di San Lorenzo, si è trasudata voglia di consapevolezza, desiderio di attesa di una nuova magia; come se tutti i pesciolini di un acquario industrializzato, volessero smettere di galleggiare; anteprima fondamentale di qualsiasi volo! Grazie Prof, grazie Verzino!

    Storia di un pesce Ginetta Rotondo Verzino 2022
    Ginetta Rotondo presentazione libro

    La presentazione a Crotone:

    Presentato “Storia di un pesce che voleva volare”

     

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