Furto d’auto, inseguimento e arresto sulla 107

Una persona arrestata e un minore denunciato per una macchina rubata a San Giovanni in Fiore.

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    Due persone fermate dopo uno spettacolare e pericoloso inseguimento dei carabinieri sulla Statale 107 la notte tra sabato e domenica, quando tre pattuglie dei militari sono riusciti a fermare una utilitaria rubata a San Giovanni in Fiore, con due persone a bordo del mezzo. In manette è finito G.L., cl.93 con numerosi precedenti penali per droga, lesioni e reati contro il patrimonio, insieme a lui un minorenne incensurato che è stato denunciato in stato di libertà per furto anche per guida senza patenta poiché mai conseguita. L’allarme è scattato intorno alle 23 di sabato quando la Centrale operativa di Cosenza ha avvertito quella di Petilia Policastro per un furto di una automobile Fiat, avvenuto poco prima, nel centro di San Giovanni in Fiore. Nella stessa comunicazione si faceva riferimento ad una pattuglia della locale Stazione che si era messa all’inseguimento del mezzo rubato che procedeva a tutta velocità lungo la Statale 107 in direzione Crotone. A quel punto la Compagnia Carabinieri di Petilia faceva convergere le pattuglie di Santa Severina e del Nucleo Radiomobile sulla Statale all’altezza dello svincolo per Santa Severina, effettuando un posto di blocco per sbarrare la strada ai fuggitivi. Intanto la pattuglia della Stazione di Caccuri, riusciva ad agganciare la macchina rubata all’altezza di Castelsilano e, dopo un inseguimento durato diversi minuti, riusciva a superare il mezzo, sbarrandogli la strada e bloccandone la fuga. L’operazione è stata diretta dal Maresciallo Capo Salvatore Merandi, Comandante la Stazione di Caccuri, che in quel momento impegnato nel servizio perlustrativo. L’esperienza del militare ha permesso che i malfattori venissero bloccati dopo un pericoloso inseguimento senza che alcuno riportasse nessuna ferita, in un’arteria stradale tra l’altro intensamente trafficata durante il periodo natalizio.
    Il soggetto, su disposizione dell’autorità giudiziaria competente veniva posto agli arresti domiciliari in attesa del rito direttissimo, mentre l’autovettura veniva riconsegnata al legittimo proprietario.

     

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