Il re è nudo, dopo questa occasione ci dobbiamo spogliare tutti!

Dobbiamo decidere che tipo di rapporto vogliamo avere con Eni e con i nostri diritti

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    Il re è nudo, con lui si sono spogliati la bestia a sei zampe (l’Eni) e i cani sciolti, nella migliore delle ipotesi, dell’inettitudine (tutte le giunte Vallone succedutesi in queste due legislature). Tutti quelli che hanno usato delibere con l’utilizzo dei fondi da transazione Eni e non si sono chiesti a quanto ammontassero ancora e quanto e come ancora li potessero usare sono amministratori che non hanno alcuna dimestichezza con la macchina amministrativa. Questo è emerso dal documento presentato da Democrazia Orizzontale e dall’Osservatorio ambientale (con promotori Antonio Nicoletta, Fabrizio Meo e Saverio Marafioti), frutto del lavoro svolto da varie associazioni e movimenti politici che già si erano incontrati nell’aula consiliare nello scorso 22 marzo. Il tutto per analizzare e condividere le ragioni dell’opposizione alla bozza di transazione già presentata e poi rinviata in un odg del Consiglio Comunale del 13 marzo (clicca per ricordare) che potrebbe consegnare altri anni di servilismo all’Eni e a chiunque altro abbia voglia di continuare a considerarci (forse a ragione) meno dello zero. Nella passata convenzione, già abbastanza ridicola nel calcolare indennizzi a fronte di estrazioni nel nostro territorio, vi erano quantificazioni e regole di elargimento chiare: tre su tutte, (1) 6 miliardi di Sm3 di gas, (2) più 5 milioni di euro a favore della cultura e istruzione e per lo studio sulla subsidenza e di non meglio precisate azioni di sviluppo sul territorio, (3) con una regolina semplice semplice per poterli spendere, dedicare un capitolo ad hoc ed inviare, di volta in volta, una letterina del Sindaco che ne assicurasse la destinazione.  Dei sei miliardi di Sm3 di gas non ne è arrivato neanche un peto, dei soldini non vi è alcuna rendicontazione, del capitolo dedicato e delle letterine non vi è alcuna contezza. Questa bozza di nuova transazione chiuderebbe tutti e tre questi punti con un amichevole “scurdamoci o passato”. Questi i fatti che con il documento proposto dai tre rompiscatole di Democrazia Orizzontale si vorrebbe contrastare: loro sostengono che con questo atto formale si possa intimare a Consiglieri Comunali tutti ed Eni che firmare questa transazione significa continuare a regalare le mutande di tutti i crotonesi e che tutti i crotonesi potranno farsele risarcire, quelle vecchie e quelle che ancora devono comprare. Tutti, a partire dal Sindaco, dovranno risponderne con il loro portafoglino e con le loro casucce.

    Pubblichiamo qui di sotto il documento avvertimento/messa in mora, che sottoscritto da tutti i partecipanti, anche da chi scrive, può essere sostenuto e sottoscritto contattando i tre rompiscatole, facilmente rintracciabili, noi consigliamo di farlo!

    Procolo Guida

                                                                                                                  Al Sindaco del Comune di Crotone

     

                                                  

    p.c. Presidente Commissione Consiliare

    Ambiente Comune di Crotone

     

     

    Società ENI S.p.A.

     

     

    Società Ionica Gas S.p.A.

     

    Racc. a.r.

     

    Oggetto: Approvazione Transazione/Convenzione tra la Società Ionica Gas Spa (Gruppo ENI Spa) ed Ente Comune di Crotone posta come punto all’ordine del giorno del Consiglio Comunale di Crotone del 13 marzo 2014.

     

    In merito all’oggetto le sottoscritte organizzazioni sociali ed associazioni in rappresentanza dei legittimi interessi dei cittadini crotonesi e nell’esercizio del diritto alla partecipazione della gestione della cosa pubblica ed al concorso democratico intendono muovere contestazioni rispetto al metodo, formulare obiezioni di merito rispetto al contenuto dell’accordo e promuovere la discussione partecipata ed un nuovo tavolo negoziale che necessariamente dovrà tener conto delle osservazioni e delle proposte qui di seguito esposte.

     

     

    Premesso che:

     

    –          il Comune di Crotone e la Società Eni S.p.A., in data 03-07-2008, hanno sottoscritto un “Contratto di Transazione“ con durata triennale, salva la facoltà delle parti di rinnovare taluni degli impegni ivi previsti previa negoziazione e accordo fra le parti medesime;

     

    –          con atto del 18-12-2009 ENI S.p.A. ha conferito alla controllata Ionica Gas, con efficacia dal 1-1-2010, il ramo d’azienda comprendente, inter alia, le concessioni di coltivazioni di idrocarburi liquidi e gassosi denominate “ D.C1.AG ”;“ D.C2.AG “;“ D.C4.AG“;”F.C1.AG” e “ CAPO COLONNE “;

     

    –          la Ionica Gas, in conseguenza del trasferimento di cui sopra, svolge nel territorio del Comune di Crotone attività industriali nell’ambito delle concessioni sopra indicate ed in questa fase ha in atto un programma di interventi di manutenzione straordinaria e di sviluppo di pozzi già esistenti sia terra e a mare, al fine di garantire il corretto sfruttamento dei giacimenti ed il mantenimento dei livelli di sicurezza degli stessi;

     

    –          l’Ente Comune di Crotone e la subentrata Ionica Gas S.p.A., hanno concordato di mantenere attivo il monitoraggio del fenomeno della subsidenza nell’area di Crotone mediante l’utilizzo delle migliori tecnologie disponibili e riconosciuto, altresì, la necessità  che le coste dell’area crotonese vengano salvaguardate rispetto ai fenomeni di erosione che saranno oggetto di studio da parte di un costituendo Comitato Tecnico Scientifico;

     

     

    Contestazioni di metodo:

     

    1)      In primo luogo, si evidenzia come le trattative tra Ente Comune di Crotone e Società Ionica Gas S.p.A. (Subentrante ad ENI S.p.A.), siano state condotte dall’Amm.ne senza la benché minima discussione pubblica e perciò in totale assenza di condivisione con i cittadini.

    2)      Si stigmatizza l’adozione di modalità di negoziazione non trasparenti  che non consentono alcuna valutazione di merito in ordine a quanto effettivamente si sarebbe potuto aspirare in termini di vantaggi negoziali.

    Per doveroso rispetto della Comunità, ogni aspetto negoziale, trattato dal documento suddetto, doveva essere preventivamente valutato, anche  con l’ausilio di tecnici e consulenti, in termini di costi/benefici.

    3)      Inoltre non possono non destare perplessità le modalità con le quali si è inteso convocare al fine di procedere all’approvazione di un tanto importante accordo un Consiglio Comunale, senza alcun pubblico preavviso; senza alcun genere di coinvolgimento delle commissioni consiliari preposte.

     

     

    Contestazioni di merito:

     

    – Articolo unico della premessa, immotivata rinunzia ai benefici concordati.

    In primo luogo si evidenzia come un’eventuale approvazione di un qualsivoglia accordo, nel quale compaia un contenuto quale quello di cui all’Articolo unico delle premesse di cui alla bozza d’accordo oggetto di contestazione, parrebbe, già solo, configurare la concreta ipotesi di un grave danno erariale a carico dell’Ente Comune di Crotone.

    Ed in effetti l’Articolo unico così testualmente recita:

    Le parti dichiarano e riconoscono di non dover rinnovare, tra loro, gli impegni di cui all’articolo 6 della Transazione di non aver più altro a pretendere l’una dall’altra, per alcun titolo, ragione, pretesa o causa, nessuno escluso o eccettuato, dedotto o deducibile, traente origine dalla Transazione.”

    Con esso si rinunzia definitivamente ed irrimediabilmente a tutti i rilevanti vantaggi economici a tutt’oggi ancora non erogati, pure previsti nell’accordo transattivo sottoscritto nel luglio del 2008.

    Tra l’altro si rinunzia a sei miliardi si sm3 di gas devettoriato la cui cessione era stata espressamente prevista nell’Atto di transazione stipulato nell’anno 2008.

    Pare oltretutto necessario prima di procedere ad ogni ulteriore valutazione operare una quantificazione in termini economici del valore dei sei Miliardi di sm3. di gas devettoriato e di pretendere il recupero e l’utilizzo di tale grandezza economica a beneficio della Comunità dei cittadini crotonesi.

    Ciò potrà avvenire sia a beneficio energetico delle aziende produttive, che degli stessi cittadini residenti.

    Sempre avuto riguardo ai benefici economici già a suo tempo pattuiti si evidenzia come nulla si sappia di preciso in ordine alle somme già erogate dalla Società Eni al Comune di Crotone, in ottemperanza dell’accordo sottoscritto nel 2008. E’ necessaria perciò una trasparente rendicontazione di quanto ricevuto e di quanto speso, ciò al fine tra l’altro di poter valutare a cosa si rinunzia.

    Ricordiamo che tali importi erogati dovevano essere appostati in specifici capitoli di entrata nel bilancio comunale per come espressamente previsto nell’Atto di transazione, tanto però non si è verificato.

    Quanto ai seicentomila euro che l’Eni si è detta disposta a corrispondere quale bonus una tantum sul consumo di gas uso domestico, paiono davvero ben poca cosa rispetto al valore di una fornitura di sei miliardi di Sm3 cubi di gas.

     

    –          Assenza di un monitoraggio riferito alle modalità di esecuzione dell’accordo.

     

    Non è espressamente previsto l’istituzione di uno strumento e di modalità che consentano il controllo pubblico in termini di trasparenza, il confronto di merito rispetto agli accordi sottoscritti. Neppure si ipotizza una piattaforma di dialogo efficace tra Società Ionica Gas S.p.A. e la platea dei soggetti portatori d’interessi legittimi abitanti nel territorio interessato.

    Necessita la creazione di un punto di relazione, confronto e dialogo diretto, tra Società ENI Spa e cittadini crotonesi, utilizzando tutte le modalità necessarie compresa quella digitale.

    Tale piattaforma potrà essere utilizzata tra l’altro per rendere disponibili e visibili i dati scientifici storici ed attualizzati circa il fenomeno della subsidenza del territorio crotonese,  i dati riguardanti la produzione di idrocarburi nei pozzi attivi sul territorio, i dati che consentano di monitorare, in omaggio ai principi delle trasparenza e del modello dell’open government, l’andamento e l’erogazione dei benefici concreti previsti dagli accordi di transazione e/o convenzione tra Eni S.p.A ed Ente Comune di Crotone.

     

    –          Subsidenza.

    Si prevede nella bozza d’accordo l’istituzione di un Comitato scientifico per lo studio del fenomeno della subsidenza, non si prevede però rendicontazione alcuna dei dati scientifici da decenni già raccolti sul fenomeno della subsidenza e della erosione  costiera del litorale Crotonese.

    E’ di tutta evidenza per contro che lo studio sulla subsidenza dovrà avere anche carattere retrospettivo al fine di pervenire finalmente ad una risposta chiara su quale sia stato l’impatto e la correlazione tra tale fenomeno e l’estrazione degli idrocarburi negli ultimi 40 anni.

     

    –          Possibili benefici aggiuntivi rispetto a quelli previsti.

    a)      Ci pare importante che sia presa in esame la possibilità di ottenere il trasferimento, nel Comune di Crotone, della sede legale della Società Ionica Gas S.p.A. .

    Un tale gesto avrebbe al di la di ogni ulteriore considerazione un notevole valore simbolico e produrrebbe la creazione di postazioni di lavoro ed il vantaggio di ottenere che le tasse sulla produzione di idrocarburi siano versate a beneficio del territorio. 

    b)      Si prevede invece la cessione, in favore del Comune di Crotone, di un bene immobile denominato “Complesso Santa Croce“, valutato economicamente da una perizia tecnica estimativa non allegata e non resa pubblica.

    L’immobile versa in una condizione di fatiscenza strutturale che deve far riflettere su quale sia il reale valore di una eventuale, siffatta, cessione.

    Sarebbe inoltre doveroso interrogarsi sulla potenziale destinazione futura di un tale bene.

    c)      Il Piano Energetico Ambientale del Comune di Crotone rappresenta una risorsa programmatica strategica per il territorio e qualunque previsione di impiego di risorse avuto riguardo al medesimo deve essere trasparente e valutata nei suoi aspetti di efficacia sullo sviluppo territoriale.

    d)     La Convenzione non tratta in alcun modo i temi dello sviluppo del territorio rispetto al rapporto tra Eni e Città di Crotone. Sulla questione si richiede di aprire  un tavolo negoziale unitario partecipato che possa sviluppare un confronto con Eni e che tratti la condivisione di  tutte le gli aspetti legati alle componenti della “Vertenza Crotone”, comprese le ricadute legate allo sviluppo ed agli investimenti che Eni potrebbe avviare su Crotone.

    e)      Pare necessario affrontare con Eni la tematica rappresentata dalla Sentenza di Condanna Emessa dal Tribunale di Milano per danno ambientale.

     

     

    Conclusioni:

     

    In primo luogo è necessario comprendere a cosa si pretenderebbe rinunziare con la stipula del rinnovo dell’atto di transazione.

    Perché ciò possa essere è indispensabile in primo luogo che Amministrazione Comunale ed Eni chiariscano quali importi sono stati trasferiti dall’Eni al Comune di Crotone e con quali modalità ciò è avvenuto. E’ necessario cioè prima di poter rinunziare al pregresso, prima di mettere una pietra sul passato, comprendere se i termini dell’accordo siano stati rispettati e se le somme eventualmente erogate dall’Eni siano state impiegate nei termini in cui era stato pattuito e siano state erogate dall’Eni in ottemperanza a quanto concordato nell’atto di transazione stipulato nell’anno 2008.

    Chiarezza potrà essere fatta tramite l’esame innanzitutto delle lettere di richiesta a firma del Sindaco trasmesse dal Comune di Crotone all’Eni e con le quali di volta in volta è stata domandata l’erogazione degli importi concessi, nonché, dall’esame delle relative delibere, di cui al Contratto di Transazione sottoscritto tra Comune di Crotone ed Eni in data 03.07.2008 e naturalmente previa verifica delle modalità adottate e delle finalità con le quali tali somme sono state impiegate.

    Su tutte tali circostanze andrà fatta chiarezza posto che sia sulle erogazioni pattuite che sulle modalità con le quali tali importi dovevano essere erogati, impiegati e rendicontati, entrambe le parti, tanto l’Eni che il Comune di Crotone, avevano assunto precisi e non derogabili impegni .

     

    Crediamo che solo la conoscenza e la partecipazione ai processi decisionali siano strumenti di costruzione della fiducia in un rapporto che coinvolga Amministrazione Comunale  ed i Cittadini , capace di accrescere la fiducia, la credibilità fra i soggetti interessati e la condivisione degli obiettivi.

     

    Al contrario, qualora tali istanze non dovessero trovare accoglienza, qualora non fosse fatta chiarezza, qualora s’intenda invece imporre l’accettazione del fatto compiuto, nostro malgrado non ci rimarrà che rivolgerci alla superiore tutela dell’Autorità competenti in tutte le possibili sedi.

    Con ossequio.

     

    Crotone, lì 11.04.2014

     

    Per Democrazia Orizzontale

     

    Saverio Marafioti

     

     

    Fabrizio Meo

     

     

    Per l’Osservatorio Ambiente Energia Crotone

     

    Antonio Nicoletta 

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