Non sopportiamo più il Peppino Vallone che è in noi!

La cultura per salvare la storia: sit-in culturale per salvare Capo Colonna

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    Centinaia di crotonesi e calabresi a Capocolonna per una battaglia di sostanza. Non è solo per  il calcestruzzo sul foro romano piuttosto che sei piloni conficcati 8 metri per una copertura su mosaici, non è solo per un parco archeologico mai nato, non è solo per lo scempio che facciamo del territorio, noi tutti, in diversi, intricati e geniali modi  criminali! E’ per dare a noi stessi la possibilità di pensare che cambiare si può. E’ come se ci trovassimo di fronte alla notizia che uno dei nostri figli è ammalato: che fare? Piangere e disperarsi o, anche, cercare il medico giusto?

    Il medico giusto è quello che non garantisce mai la guarigione. Il medico giusto è già all’opera senza scrivere ricette. Il medico giusto ti guarda negli occhi e ti sorride. Il medico giusto ti ascolta e ti accarezza. Il medico giusto è sempre l’ammalato. Il medico giusto combatte e basta. Il medico giusto è il paziente che non mente!

    Diciamoci la verità: se pensassimo di provvedere a noi stessi con noi stessi, non ci saremmo potuti commuovere quando gli scout di San Domenico si sono presentati con il caposcout, Salvatore Rizzo, a fare domande sulla protesta. Peccato che fossero già andati via Margherita Corrado e molte delle centinaia di persone che si erano  già  incantate ad ascoltare il suo ennesimo tour per il parco  e che, domani, alle 10,30 si ripeterà per tutti quelli che vorranno seguirlo.

    Arrivano 3 ragazzi con il guidone (clicca qui per conoscere) hanno le domande scritte ed il taccuino bianco da riempire con curiosità vera. Non sapremo mai se questa giornata la ricorderanno fra 10 anni … Ma il loro metodo è quello del medico giusto!

    Chi è venuto a Capocolonna per chiedere la rimozione del cemento presente e futuro vuole cercare il medico giusto per la malattia del mondo di oggi. Non vuole cercare scorciatoie e patti con il diavolo. Vuole solo sentirsi vivo!

    Halleluja per Floriana Mungari, Giuseppe  Fico, Fabio Mangano, Vittorio Rocca, Francesco McMaria, Marco Angotti, Rapalanus, Francesco Pupa, Pino Stumpo dei twenty rock Cutro, Luigi Colurcio. E per tutti gli altri artisti che per problemi tecnico-logistici non si sono esibiti e tutti coloro i quali, gratuitamente, si sono mobilitati per rimediare tutto l’occorrente al fine di rendere questo sit-in culturale cosa possibile.  Halleluja Halleluja Halleluja. 

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