Prima delle serate finali del Premio Letterario Caccuri 2017 foto

Prima delle due serate finali del Premio Caccuri 2017 con l'incontro con i tre finalisti ed altri ospiti presenti


La prima serata finale della sesta edizione del  Premio Caccuri, quest’anno presentata da Mario Pulpito e dalla cirotana Roberta Morise, si apre con l’esibizione delle bravissime e affascinanti “Appassionate”, un trio di soprano che interpretano canzoni del repertorio operistico ma anche pop italiano in modo molto intenso e sensuale.  Dopo è turno all’intervista a Cataldo Calabretta, avvocato calabrese ed autore del libro inchiesta “Il ragionevole Sospetto”, scritto a quattro mani con la giornalista Vittoriana Abate, che prova a portare luce ad alcuni dei più famosi “cold case” italiani, intervistato da Maria Carmela Leto.

Poi e la volta dei tre finalisti del premio, che invece di parlare dei propri libri in gara, cosa che faranno nella serata finale di questa sera, si confrontano su temi di politica italiana, in particolare sull’importanza dei nuovi mezzi di comunicazione virtuali che stanno sostituendo in modo rapido le più classiche testate giornalistiche di carta stampata. Questa discussione anima, i finalisti, con un accesa discussione soprattutto tra Giampiero Mughini ed Antonio Padellaro, con intervento finale di Giulia Innocenzi. I tre finalisti, sono tutti di area di sinistra, o almeno lo sono stati in passato, discutono anche sul partito democratico e se questo rappresenta ancora i valori cari a questa parte dello schieramento politico. Si nota il fervore della più giovane dei finalisti che si dice orgogliosamente legata ai principi della sinistra, quali eguaglianza sociale, politiche del lavoro ed immigrazione sostenibile, ricordando la sua prima militanza nel partito radicale ai tempi di Marco Panella dove ha imparato questi valori in forte contrapposizione con quelli tipici della destra.

A chiudere la serata intervento del ormai anziano e saggio Sergio Staino, che dichiara di essere sempre molto vicino al Partito Democratico e seppur critico con la gestione del partito ad aver votato “si” al referendum, nella speranza che questi potesse velocizzare e rinnovare il sistema legislativo italiano, sempre rallentato da veti incrociati. Poi dichiara che, secondo lui, colui che ha portato alla situazione attuale della sinistra italiana è stato “Massimo D’Alema” che nel suo salotto ha le teste di “Achille Occhetto”, “Romano Prodi” e “Walter Vetroni” sue prede del passato e che ora impegna il suo tempo per aggiungere ai suoi trofei anche quella di “Matteo Renzi”.

Presente alla serata anche il vicepresidente del Governatorato di Tunisi, M. Kamel Saoudi, per confermare ancora di piu il gemellaggio che ha portato all’evento “Kid’s Festival Italia” che vede entrambe le città ospitatrici di una edizione di questa manifestazione