Ancora litigi e confusione a rimarcare doverosa ed altissima cautela foto

Posto che il numero dei decessi non ha proprio funzionato, è il rapporto settimanale tra i tamponi positivi rispetto a quelli effettuat che, presenta molte differenze regionali

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    Anche oggi, nonostante ed a maggior ragione, la confusione sul numero dei deceduti dato ieri, proviamo ad analizzare i numeri appunto riferiti a ieri 2 maggio.

    Nonostante perché un giorno post “festivo” sappiamo che “da” numeri meno attendibili, ed a maggior ragione perché si sottolineano così le premesse che da sempre raccomandiamo ogni giorno per una corretta lettura (ahinoi solo noi); ecco le nostre premesse: questo nostro appuntamento è frutto del lavoro, riferito appunto ai dati del giorno precedente, estrapolato col contributo di una componente crotonese di una equipe di studio statistico del fenomeno che fa da supporto a ipotesi non solo prettamente sanitarie; ragioniamo su numeri, così come dovremmo ricordare tutti e sempre, che hanno un nome un cognome e tantissimi cari; tutto ciò che deduciamo è fondamentale leggerlo dunque sotto una ottica generale; tutto “osservato” dal mero punto di vista statistico, e nemmeno come dato certo, viste le grandissime differenze fra territori e territori e visto che i numeri che stanno alla base dei grafici sono sottoponibili a fluttuazioni così vistose, appunto come sui deceduti di ieri.

    Tornando ai meri numeri e grafici del 2 maggio, risulta ancora stabile, come negli ultimi giorni, il numero dei nuovi positivi (1900) con un incremento 0.92%.

    Diminuisce ancora il tasso di nuovi Guariti, dopo il picco di Giovedì. Anche gli Ospedalizzati continuano a scendere (-1.51%) anche se con una pendenza minore rispetto alla media settimanale.

    Il Tasso dei Decessi torna a salire di un 1.68% (con tutti i se ed i ma ampiamente discussi nella giornata di ieri e su cui non vogliamo tornare), questo tasso “tornerebbe” comunque in linea con il trend degli ultimi 15 giorni.

    Vi è un incremento percentuale settimanale dei nuovi casi che disegna ancora una forte differenza tra le diverse regioni. Tutte quelle del Sud, mantengono una valore minore della media nazionale, mentre quelle del nord, con a guida la Liguria (seguita dal Piemonte) sono molto superiori.

    Inauguriamo inoltre qualche punto di riferimento che ci possa far analizzare, sempre con le dovute pinze, qualche raffronto regionale: il rapporto settimanale tra i tamponi positivi rispetto a quelli effettuati, presenta molte differenze regionali, con alcune regioni (Liguria, Lombardia e Piemonte) molto superiori alla media nazionale, al contrario molto basso per tutti le regioni del Sud.

    L’incremento dei casi giornalieri, nella finestra a 15 giorni, mette ancora in maggiore evidenza la diminuzione di questo parametro, da più di 2 settimane. Il rapporto tra i casi positivi e gli abitanti delle regioni, mostra una grande differenza della diffusione dei casi nel nostro paese.

    A livello Nazione il valore è pari a 0.28%. Nelle regioni del Sud non raggiunte 0,1%, mentre in alcune regioni del Nord, guidate da Val D’Aosta (0.9%) e seguita da Lombardia (0.77%), sono ben maggiori.

    Infine, c’è da registrare che scende in Ragione Calabria il numero di tamponi effettuati e per la prima volta non vi sono stati registrati nuovi casi, mentre il livello Nazionale ha un incremento dello 0.92%.

    Tutto ciò servirà come “buona pace” per i faziosismi? Abbiamo molti dubbi, si riesce a litigare anche su un dato così delicato come i decessi, troppo o poco sbagliato che sia… …l’unica arma veramente a disposizione, rimane dunque la cautela!

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