Brucia rifiuti in un terreno

I carabinieri forestali erano intervenuti preoccupati dalla densa colonna di fumo

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I carabinieri forestali  hanno sorpreso un pensionato mentre bruciava un cumulo di rifiuti in un terreno privato, nella località San’Anastasia del territorio del comune di Cirò.

I carabinieri erano intervenuti notando una densa colonna di fumo scuro dal fetore acre, tipico abborracciamento delle plastiche. L’uomo è stato deferito all’autorità giudiziaria per combustione illecita di rifiuti.

I militari della stazione CC forestale Cirò, in servizio di pattugliamento del territorio per l’emergenza Coronavirus, sono intervenuti prontamente preoccupati dalla presenza di una vistosa colonna di fumo nero dal fetore acre, caratteristico dell’abbruciamento dei materiali plastici.

Sul luogo è stato sorpreso un uomo che all’interno di un’area recintata, in prossimità di un fabbricato, controllava lo sviluppo delle fiamme che avvolgevano rifiuti urbani tra cui due biciclette, un ventilatore, un materasso, pannelli truciolari rivestiti e altro.

L’uomo, un pensionato ottantenne del comprensorio, è stato deferito alla Procura della Repubblica per combustione illecita di rifiuti.

La combustione illecita di rifiuti è vietata dal decreto legislativo 152/2006 recante norme in materia ambientale.

Oltre ai rischi propri dell’accensione di fuochi che possono portare allo scatenarsi di veri e propri incendi, durante l’ignizione dei rifiuti di materie plastiche e altri materiali, così come quelle bruciate nel caso in esame, si producono sostanze nocive come le diossine.

Esse possono indurre alterazioni delle forme di vita, anche a basse concentrazioni.

Anche per tali motivi la combustione dei rifiuti non è consentita.

L’intervento tempestivo dei militari ha permesso di arginare una pratica con impatto negativo sull’ambiente.

 

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