Palamilone: Il Consorzio querela l’ingegnere Gangemi

Procopio: "Non ritengo che un dirigente, possa essere querelato sul piano personale avendo l'unica colpa di essere un esecutore di decisioni prese da altri".

Riceviamo e Pubblichiamo:

Apprendo dalla stampa locale che il Consorzio Sportivo Momenti di Gloria, a cui il Commissario Prefettizio ha revocato la gestione del PalaMilone, ha querelato il dirigente del comune di Crotone, ingegnere Salvatore Gangemi, relativamente all’ordinanza avente ad oggetto il divieto ad utilizzare il palazzetto dello sport senza la preventiva autorizzazione da parte dell’ente proprietario.

Prima di entrare nel merito della questione mi preme affermare che la gestione delle strutture pubbliche di proprietà degli enti pubblici, come ho più volte sostenuto nel recente passato da consigliere comunale, meritano un attenzione e una cura particolare oltre che la massima trasparenza.

Detto ciò trovo impropria la querela nei confronti del dirigente dell’ente che rimane dipendente di un ente che, nelle sue funzioni, difende e fa valere le ragioni che l’ente intende far valere.

Lo dico a maggior ragione avendo rispetto delle questioni sollevate dal Consorzio che, nel caso di specie, avrebbe potuto (e secondo me dovuto) pensare ad un affidamento temporaneo al consorzio sportivo in attesa di procedure di gara e non di altro affidamento diretto, giammai ad Akrea.

Procedure tra l’altro previste ed annunciate dalla stessa Commissario; per queste ragioni non ritengo che un dirigente, tra l’altro fresco di nomina, possa essere querelato sul piano personale avendo l’unica colpa di essere un esecutore di decisioni prese da altri e che, a questo riguardo, sono in esecuzione di decisioni politico amministrative che in questo momento sono in seno al Commissario.

Finisco con il rimarcare che questa non è una difesa ad personam ma è la difesa del buon senso.

Di chi cerca di far valere e rispettare regole e leggi.

Regole e leggi che devono valere per tutti e che devono essere applicate e non interpretate, come capita, e com’è capitato, e non è il caso del consorzio sportivo, il più delle volte a queste latitudini, in special modo nella gestione dei beni comuni.

Senza dimenticare, e anche in questo caso senza entrare nel merito, che sulla gestione di un bene comune, come la piscina olimpionica, si e dovuto dimettere il sindaco Pugliese; decisione che ha portato il ministero dell’interno a nominare un commissario straordinario.

E anche in questo caso, senza entrare nel merito, almeno per il momento, con tutte le conseguenze che conosciamo.

Giovanni Procopio
già consigliere comunale