In Calabria si torna a segnare “0” ma dati ed esperti continuano a “ondulare” foto

Salgono e scendono i dati di ieri rispetto ai trend

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    Ad un mese dall’apertura totale e del controverso “ritorno” del virus da più parti del mondo e con gli esperti ad accapigliarsi, noi insistiamo con il tentativo di analisi dei dati e grafici riferiti al giorno precedente; lo facciamo quotidianamente da mesi con le medesime premesse di sempre: questo nostro appuntamento è frutto del lavoro estrapolato col contributo di una componente crotonese di una equipe nazionale di studio statistico del fenomeno che fa da supporto a ipotesi non solo prettamente sanitarie; ragioniamo su numeri riferiti a persone e le deduzioni estrapolate è fondamentale leggerle sotto una ottica generale e dal mero punto di vista statistico.
    I dati di ieri mercoledì 1 luglio ci dicono che sale leggermente (0.08%) il tasso dei nuovi ricoveri, mantenendo un trend che, se pur minimamente, continua a crescere. Il 58% sono registrati sempre in Lombardia, il 9% in Emilia Romagna e Piemonte. L’incremento giornaliero dei Decessi è pari allo 0.06%, in linea con la media dell’ultima settimana, mentre i Guariti scendono ad un incremento dello 0.25% “dimezzando” la media dell’ultimo mese. Si conferma il trend della cadenza settimanale per il numero di tamponi fatti, mentre il tasso di tamponi positivi rispetto ai testati è pari allo 0.34%, circa la metà rispetto alla media dell’ultimo mese. In regione Calabria si torna a segnare “0” sia per i Nuovi Casi che per i Decessi, mentre in Italia i nuovi infetti sono pari a 187 per un totale di 240.760 contagi dall’inizio dell’emergenza, in base ai dati diffusi dal Ministero della Salute e consultabili sul sito della Protezione Civile. Inizialmente il numero comunicato era 182, la Regione Marche ha poi comunicato un ricalcolo: 4 decessi precedentemente segnalati non risultano classificabili come COVID-19 positivi. La Regione Puglia ha comunicato di aver registrato e poi eliminato dal calcolo un caso duplicato. Sovrapposizioni e correzioni che continuano a segnare, certo non ai livelli dell’Asp di Crotone, disturbi delle attività cognitive non proprio trascurabili… …soprattutto alla luce dei conflitti fra esperti

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