Ezio Scida, strutture amovibili: “il Commissario avvi interlocuzione con Mibact”.

Voce: "I giudici amministrativi hanno impresso un’anomala svolta sui tempi del giudizio".

Desta preoccupazione la prossima udienza davanti al Consiglio di Stato che deciderà le sorti delle strutture amovibili di proprietà di F.C. Crotone.

I giudici amministrativi hanno impresso un’anomala svolta sui tempi del giudizio e la decisione prevista per il prossimo ottobre induce a ricercare immediatamente soluzioni alternative da tenere pronte nell’insperata ipotesi in cui il Comune e la società non riuscissero a far valere le proprie ragioni in giudizio.

Il Comune di Crotone non può quindi limitarsi a difendere il risultato già ottenuto al Tar Calabria e proseguire nella politica immobilistica che ha caratterizzato la trascorsa amministrazione a decorrere dalla concessione della precedente autorizzazione rilasciata dalla Soprintendenza lo scorso 2016 ed ormai scaduta da oltre due anni; il Commissario deve immediatamente avviare una interlocuzione con il Mibact e con la società calcistica Fc Crotone per la ricerca di soluzioni immediate da attuare nell’ipotesi in cui fosse stabilita la necessità di provvedere allo sgombero delle strutture ausiliarie dell’Ezio Scida.

Lo smontaggio delle strutture sancirebbe l’immediato venir meno dei requisiti tecnici e dimensionali che la società proprio in queste ore sta documentando ai fini dell’iscrizione al campionato di serie A ed impedirebbe la possibilità per la squadra di disputare le partite di campionato presso lo stadio comunale, con grave danno per tutta la collettività crotonese.

È arrivato il momento di affrontare una volta per tutte il problema nel merito, avviando concretamente l’iter per la realizzazione del nuovo stadio attraverso l’impiego di investimenti privati (project financing), con il contestuale rilascio, nell’immediato, di una nuova autorizzazione al mantenimento delle strutture per il tempo strettamente necessario al completamento dell’iter.