Accorpamento della Camere di commercio di Crotone con Catanzaro e Vibo Valentia

Appello urgente ai parlamentari crotonesi a partecipare ad un incontro per scongiurare la riorganizzazione

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La Camera di commercio di Crotone ha inoltrato ai quattro rappresentanti politici di livello nazionale della provincia di Crotone (Sen. Margherita Corrado, On. Elisabetta Barbuto, On. Nico Stumpo e On. Sergio Torromino) un appello urgente sul tema dell’accorpamento degli enti camerali contenete l’invito ad un incontro organizzato congiuntamente con le Camere di commercio di Catanzaro e Vibo Valentia.

L’incontro, da tenersi in data 27 agosto, alle ore 11:00, presso la Camera di Commercio di Catanzaro, vedrà la partecipazione congiunta di tutti i colleghi Parlamentari dell’area centrale della Calabria.

Tra le pieghe del cosiddetto “Decreto Agosto” è stata inserita, all’art. 59 (della bozza 7 agosto 2020 ore 17:10), la norma pensata per la semplificazione dei procedimenti di accorpamento delle Camere di Commercio – spiega l’appello – La norma definisce, al comma 1, dei vincoli temporali perentori per la conclusione dei processi di accorpamento in corso e per l’insediamento degli organi di governance delle nuove Camera di Commercio “accorpate” (60 giorni a decorrere dall’approvazione del DL) che già oggi sappiamo non essere sufficienti ad esperire tutte le procedure necessarie.

Qualora, decorso il temine, gli Enti interessati non avranno concluso l’iter e non si saranno quindi accorpate insediando i nuovi organi, il trentunesimo giorno dal precedente termine gli organi in essere – ad eccezione del Collegio dei Revisori – saranno dichiarati decaduti e alla Regione di riferimento sarà affidato il compito di nominare un Commissario straordinario che proceda, questa volta senza alcuna indicazione sui tempi, al completamento della procedura di accorpamento”.

“Senza dilungarci nel ripercorrere il complesso, lungo e articolato iter che finora si è prodotto per provare a giungere all’accorpamento degli Enti camerali, preme sottolineare come il costrutto normativo di cui sopra sia la plastica dimostrazione dell’ennesimo tentativo di mortificare l’alacre, impegnativo e delicato lavoro portato avanti quotidianamente dagli organi di rappresentanza politica e istituzionali degli Enti camerali, un lavoro che viene svolto, lo ricordiamo, senza percepire alcuna indennità – spiegano i tre Presidenti di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia Daniele Rossi, Alfio Pugliese e Sebastiano Caffo – Un lavoro che, con grande senso di responsabilità, è stato portato avanti tanto dagli organi politici quanto da quelli amministrativi e dal personale garantendo i massimi livelli nell’erogazione dei servizi camerali a imprese, cittadini e professionisti (ancora di più in era Covid-19!) pur tenendo conto delle enormi difficoltà legate alla strutturale carenza di organico che sta affannando ogni giorno di più gli Enti camerali”.

È del tutto evidente – spiegano i tre Presidenti delle Camere di commercio nella nota – che la norma sia stata pensata e scritta per sottrarre alle legittime rappresentanze politiche, che ricordiamo essere espressione del territorio, l’organizzazione e la definizione dell’accorpamento, avocando all’esclusivo potere regionale – e al relativo controllo ministeriale – un compito estremamente delicato.

Tale compito, se condotto avendo come fine ultimo l’esigenza di rispondere al controllo politico e non alle imprese, agli agricoltori e ai professionisti afferenti alla Camera di Commercio, rischia di avere un impatto traumatico sul tessuto economico locale, sulla solidità strutturale e patrimoniale degli Enti camerali, sulla capacità che ogni area “accorpata” avrà in seno alla nuova Camera di Commercio di essere rappresentata”.

Si rende necessario un segnale di vicinanza forte della politica locale e nazionale alle Camere di Commercio, una vera e propria azione di squadra che, in maniera strategica e sulla base della consapevolezza dell’entità del servizio svolto dagli Enti camerali nei confronti dell’utenza, riesca a scongiurare la morte delle Camere di Commercio e la conseguente desertificazione delle istituzioni territoriali, soprattutto nelle provincie più piccole e dunque più fragili – conclude Pugliese – Per tale motivo diventa di assoluta importanza la partecipazione dei parlamentari crotonesi all’incontro organizzato sul tema”.

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