Tanti tamponi e tanta crescita di nuovi casi foto

Circa il 60% sono casi di ritorno dalle vacanze; 10 sono i nuovi positivi in Calabria, 5 sono immigrati del CARA di Crotone

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A cura di Simone Carozzo, Analista

Chiarita anche quale equipe nazionale di studio statistico del fenomeno che fa da supporto a ipotesi non solo prettamente sanitarie, ci ha permessi di cercare di ragionare sui numeri del Covid, proseguiamo con il report giornaliero sui dati covid che assicuriamo da più di 5 mesi. Insistiamo a rammentare, a noi stessi innanzitutto, che i numeri sono riferiti a persone e che devono essere letti con criteri oggettivi. Andiamo avanti dunque essendo anche convinti che sia fondamentale cercare di leggere queste cifre sotto una ottica generale viste le tante, troppe, differenze fra territori e che non bisogna fare confusione (riascolta, se vuoi, il video servizio cliccando qua).

I dati di ieri venerdì 28 agosto ci dicono che si assiste ad un altro piccolo aumento di nuovi casi giornalieri rispetto al giorno precedente (1462, + 0.55%), distribuiti in Lombardia (316), Emilia Romagna (164), Lazio (166) e Campania (183). Crescono anche il numero di tamponi effettuati che, per il terzo giorno consecutivo, registrano il numero maggiore di test: 97.065, +0.32% con il tasso di test positivi che è pari a 1.51%. I Decessi sono 9, +0.28%, distribuiti tra Lombardia (3), Piemonte (1), Emilia Romagna (1), Veneto (2), Toscana (1) e Lazio (1). I guariti crescono di 348 casi (+0.16%). I ricoveri ordinari crescono di 54 casi (+4.5%) e quelli in terapia intensiva di 7 (+ 10.45%). Crescono anche gli attualmente attivi di 1103 casi (+5%). Circa il 60% sono casi di ritorno dalle vacanze. 10 sono i nuovi positivi in Calabria, 5 sono immigrati del CARA di Crotone. 4 nuovi casi invece nella provincia di Reggio Calabria. Nessun Ricovero in terapia Intensiva e 90° Giorno senza Decessi. Intanto c’è un dato scientifico su bambini ed adolescenti: hanno molte meno possibilità di contrarre una forma grave o addirittura morire di Covid-19; meno dell’1%, infatti, finisce in ospedale e di questi il 18% va in terapia intensiva; a sottolinearlo è stato il più ampio studio condotto finora sul tema, curato da esperti delle Università di Edimburgo, Liverpool e dell’Imperial College di Londra su pazienti pediatrici fino a 19 anni, ricoverati in ospedale a causa del coronavirus.

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