C’è un minimo calo nel numero di nuovi contagi rispetto a venerdì (1444) foto

A cura di Simone Carozzo, Analista

Chiarita anche quale equipe nazionale di studio statistico del fenomeno che fa da supporto a ipotesi non solo prettamente sanitarie, ci ha permessi di cercare di ragionare sui numeri del Covid, proseguiamo con il report giornaliero sui dati covid che assicuriamo da più di 4 mesi. Insistiamo a rammentare, a noi stessi innanzitutto, che i numeri sono riferiti a persone e che devono essere letti con criteri oggettivi. Andiamo avanti dunque essendo anche convinti che sia fondamentale cercare di leggere queste cifre sotto una ottica generale viste le tante, troppe, differenze fra territori e che non bisogna fare confusione (riascolta, se vuoi, il video servizio cliccando qua).

I dati di ieri sabato 29 agosto ci dicono che c’è un minimo calo nel numero di contagi rispetto a venerdì (1444 + 0,54%), di cui 316 in Lombardia, 183 in Campania, 166 nel Lazio, 162 in Emilia Romagna, 135 in Veneto. Il numero dei tamponi effettuati, segna un nuovo record, (99108, + 3.1%) con un tasso di positività pari a 1.45% in diminuzione rispetto ai giorni passati. Boom di guariti (1322 + 0.63%). I ricoveri in terapia intensiva crescono di 5 unità (+ 6.9%), mentre diminuiscono i ricoveri ordinari di 10 casi. Si registra 1 solo decesso, in Veneto. Il totale dei pazienti attualmente positivi cresce di 1.103, (+5%). 10 i nuovi contagi in Calabria, 7 sono in Provincia di Cosenza, di cui 3 sono riconducibili al “focolaio sardo”, due ad un centro di accoglienza di Rende, uno al focolaio di Montalto Uffugo ed uno di Cosenza contagiato in Campania; 3 del GOM, che sono familiari del caso rilevato venerdì, che rappresenta un nuovo focolaio familiare. 91 giorni senza decessi in regione con assenza di ricoveri in terapia intensiva (degli attualmente positivi il 91% sono in Isolamento Domiciliare e 9% in Ricoveri Ordinari). Fuori da questo conteggio, la Regione Calabria ha istituito una zona rossa a Messignadi, popolosa frazione di Oppido Mamertina, in provincia di Reggio Calabria. Qui, infatti, si sarebbe sviluppato un ampio focolaio con tredici casi positivi al coronavirus su cinquanta tamponi effettuati. Tra i contagi, anche un bimbo di due anni.