Il taglio alla Bobbitt può essere solo misericordiosamente compreso, mai interpretato!

Stravince il SI e cala il salvinismo nel voto regionale. Oggi allo spoglio Crotone e le liste dei reucci.

di Procolo Guida

Ora il dato sul referendum è definitivo. Stravince il SI anche con un’affluenza inimmaginabile da quasi tutti gli addetti ai lavori. Il primo voto dopo e dentro la pandemia disegna un cambiamento di umore degli italiani nei confronti di sovranisti e populisti perché, oltre a vincere la proposta di taglio indiscriminato e discriminante dei parlamentari, a rafforzarsi è quel Pd di Nicola Zingaretti che lascia i territori in balia di se stessi e bada alla “sugna” delle regioni dai capitali forti. E mentre ad indebolirsi (sui dati delle regionali) e soprattutto per supponenza, sono quelle forze della protervia del populismo – Lega e M5S – che avevano prevalso in maniera schiacciante nelle elezioni politiche del 4 marzo 2018, il dato politico è che se qualcuno si permetterà di parlare di laboratori (a qualsiasi longitudine e latitudine) sarà immediatamente smentito al primo ponte o terremoto o rigurgito di qualsivoglia genere. D’altronde l’inizio della XVIII legislatura aveva già trasformato il nostro Paese in un laboratorio per “indirizzare”, in questa davvero pessima Europa, populismi che facevano paura solo dall’Austria e dai paesi del nord (vedi soprattutto Danimarca). Ma c’è da attendersi tanti altri soloni (che fa rima con un termine che non possiamo utilizzare) che vorranno interpretare il taglio del SI che invece ha a che vedere solo con la rabbia della Bobbit che, in quanto tale, può essere solo misericordiosamente compresa e mai interpretata.

Per completare il quadro nazionale c’è da sottolineare che Toscana, Puglia e Campania vengono “trattenute” da interessi certamente non più trasparenti dei buchi bancari di Siena, delle terre di Caldoro e delle mozzarelle di Fitto. Quella che davvero non si può chiamare più sinistra da un po, perde Marche e non recupera Liguria (anzi) e tracolla definitivamente in Veneto.

Oggi inizia lo spoglio a Crotone ed in tante altre città d’Italia e calabresi a partire da Reggio Calabria. Se sorprese ci saranno, come già nella nostra città è ampliamente prevedibile, per favore anche qui, non parlate di laboratori e “nemmanco per sogno” di etica del voto disgiunto ed atre corbellerie; scrivete di speranza, se ve ne hanno insegnato il senso; che della rabbia (sociale) da delusione ci potranno parlare solo le stelle (ben più di cinque), tra decenni! (Segui tutti i risultati su Eligendo)