Le persone a noi care possono essere deboli e non essere fortunati come noi foto

L’incremento giornaliero dei casi nella finestra a 15 giorni continua a mostrare un incremento molto ripido, sin dal 3 Ottobre

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A cura di Simone Carozzo, Analista

Chiarita anche quale equipe nazionale di studio statistico del fenomeno che fa da supporto a ipotesi non solo prettamente sanitarie che ci ha permessi di cercare di ragionare sui numeri del Covid, e terminato il report giornaliero sui dati covid che abbiamo assicurato per più di 6 mesi, proseguiamo, assieme a focus specifici, con l’appuntamento settimanale. Insistiamo, nel frattempo, a rammentare che i numeri che abbiamo dato e continueremo a fornire sono riferiti a persone e che devono essere letti con criteri oggettivi espletati dalle tabelle, senza fermarsi solo alle voci o, ancora peggio, solo ai titoli ed ai numeri secchi. Andremo dunque avanti essendo anche convinti che sia fondamentale cercare di leggere queste cifre sotto una ottica generale viste le tante, troppe, differenze fra territori e che non bisogna fare confusione fra dati e cifre periodici e report con valenza scientifica (riascolta, se vuoi, il video servizio cliccando qua).

L’indice di Letalità continua la sua discesa (da giugno) che in questa settimana si assesta al 0.06%, rispetto alla scorsa settimana diminuisce dell’1% la percentuale di Decessi, di 10% dei Guariti, aumentando dell’11% quello degli Isolati Domiciliari. Il rapporto tra i ricoveri in rianimazione rispetto a quelli ordinari oscilla intorno al 9%, valore che ha mantenuto per tutto il mese di ottobre, ricordando che a Marzo era mediamente del 16%. La media del numero dei tamponi effettuati in questa ultima settimana, è di circa 185000, mediamente 40000 in più rispetto alla media del mese in corso, e più di 10 volte maggiore rispetto alla media di Marzo (15000). Il tasso di positività dell’ultima settimana è pari al 13.49%, molto incrementato rispetto al 7.39% di Marzo che era di 22.61%. L’incremento giornaliero dei casi nella finestra a 15 giorni continua a mostrare un incremento molto ripido, sin dal 3 Ottobre. Il numero di pazienti in Terapia Intensiva era molto cresciuto a Marzo (quando si è deciso il Lockdown) per diminuire drasticamente a Aprile e in minor quota nei mesi successivi, per poi ricrescere da Agosto con valori drastici a Ottobre. Il numero massimo registrato dei ricoveri a Marzo è stato 4068, quelli attuali dicono 1843. Anche il numero generale dei soggetti ospedalizzati era cresciuto notevolmente a Marzo, per poi scendere drasticamente: la differenza fra Marzo, che era a 33004, ed oggi, che sono 19809, non è così notevole. Per quanto riguarda il numero di decessi nel mese di settembre si è assistito ad un nuovo incremento fortemente aumentato a Ottobre, ma in ogni caso 6 volte minore che nei mesi del Lockdown. La percentuale dei tamponi effettuati su nuovi casi è del 61% e se analizziamo le caratteristiche dei #Decessi per #COVID19, notiamo che una età elevata, presentano patologie pregresse di vario genere, specialmente di origine cardiologico. Questa epidemia sta cancellando una generazione, quelli dei nostri padri e nonni. Spesso queste persone si infettano per trasmissione familiare da parte dei più giovani che la contraggono, in modo asintomatico, e la superano senza molte conseguenze. Dobbiamo sempre ricordare che le persone a noi care possono essere deboli e non essere fortunati come noi. Quindi ogni volta che non seguiamo le regole di sicurezza sanitaria, potremmo diventare i #killer dei nostri cari e non è detto che anche i più giovani ne escano senza conseguenze.

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