Con nubifragi su siccità sale enormemente il conto dei danni

Coldiretti: "Chiediamo lo stato di calamità".

Sembrava il finimondo” Con queste parole, un agricoltore del crotonese ha commentato il  violentissimo nubifragio che si è abbattuto nel crotonese che fa salire il conto dei danni all’agricoltura, già stremata dalla siccità a causa di eventi estremi che ormai si rincorrono e che sono gli effetti dei cambiamenti climatici che si manifestano con sempre più con elevata frequenza, con sfasamenti stagionali e territoriali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo. Abbiamo già avviato un primo monitoraggio – informa Francesco Cosentini direttore regionale della Coldiretti Calabria – moltissimi ettari con colture in atto sono andati sott’acqua e completamente distrutti anche per il forte vento, serre divelte, campi allagati.
Mezzi e uomini del Consorzio di Bonifica Ionio Crotonese  – continua – già in via preventiva insieme alla Protezione Civile, sono intervenuti per garantire il deflusso delle acque alla foce dei fiumi e allo sbocco dei canali in modo da impedire la formazione di accumuli di detriti e del materiale trasportato dalla violenza dell’acqua.

Questa attività  ha assicurato il presidente del Consorzio Roberto Torchia, proseguirà nelle prossime ore proprio perché le condizioni meteo che segnalano allerta rossa non fanno sperare niente di buono e una seconda ondata potrebbe abbattersi sul territorio. È, quindi, necessario mettere in sicurezza i luoghi più esposti per evitare danni alle persone. Per adesso – dichiara Cosentini – è difficile fare una quantificazione dei danni, ma gli uffici della Coldiretti sono già mobilitati per l’assistenza agli agricoltori.
Chiediamo che immediatamente si avviino le procedure per la richiesta dello stato di calamità.