Crif, in Calabria 533 frodi creditizie primo semestre

A Reggio maggior numero a livello provinciale, nona in Italia

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In Calabria, nel primo semestre 2020, sono stati 533 i casi di frode creditizia registrati, dato che posiziona la regione al decimo posto della graduatoria nazionale. Lo rileva l’ultimo aggiornamento dell’Osservatorio sulle Frodi Creditizie e i furti di identità realizzato da Crif-MisterCredit. A livello provinciale, il maggior numero di episodi è stato registrato in provincia di Reggio Calabria che con 194 casi occupa la nona posizione del ranking. I casi rilevati a Cosenza sono stati 162 contro i 72 di Catanzaro, i 55 di Crotone e i 50 di Vibo Valentia. Tra le forme tecniche di credito privilegiate per mettere in atto eventi fraudolenti spiccano i prestiti finalizzati all’acquisto di beni e servizi (quali auto, moto, articoli di arredamento, elettronica ed elettrodomestici, energie rinnovabili, ecc), che continuano a rappresentare la metà del totale.
Al secondo posto per numerosità si trovano le frodi sulle carte di credito, che spiegano un quinto del totale delle frodi (precisamente il 20,4%), seguite da quelle legate ai prestiti personali, in aumento rispetto allo scorso anno, con una quota del 10,6%. Un vero e proprio boom riguarda poi i finanziamenti fraudolenti tramite fidi di conto, che, anche se rappresentano solamente il 3,6% del totale dei casi, risultano più che raddoppiati rispetto ai primi sei mesi del 2019. A livello nazionale la testa della classifica spetta alla Campania con 1.530 casi.

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