Per ora è la Corte dei Conti che chiama a pagare!

Il 29 dicembre la Corte dei Conti condanna Vallone, Rizzo, Spanò, Scarriglia e Vetta a risarcire un danno erariale per oltre un milione e cento mila euro; ma c'è tanto anche su tutta una classe digerente che abbiamo condannato in pochi e soliti che potrebbe essere oggetto d'interesse dell'attuale maggioranza consiliare

di Procolo Guida

Era Maggio del 2015 e scrivevamo quasi più moderati della Corte dei Conti nella sentenza dello scorso 29 dicembre (4 giorni fa): Via Tellini come Bagdad: scoperto altro sperpero di soldi pur rimanendo rifugio di disperati! Altro che cantiere aperto: dobbiamo spenderci altri milioni di euro per i prossimi tre anni! (cliccaci sopra e rileggi). La questione è riportata in auge oggi da una sentenza della Corte dei Conti che chiama a risarcire un danno erariale per oltre un milione di euro Peppino Vallone, Sabino Vetta, Antonella Rizzo, Giuseppe Scarriglia e Cesare Spanò, (Sentenza che pubblicheremo per esteso qui); la vicenda a dire il vero è quella che ha portato amministratori e dirigenti di svariate Giunta(e) Vallone a “divertirsi” più volte; trae origine sin dal 2006 e si protrae fino ad un contenzioso che, per chiare colpe del Comune, riconosciute pure da un lodo arbitrale aperto per anni e chiuso a luglio 2014, per cui fu subito chiaro che i cittadini di Crotone avrebbero dovuto pagare più di un milione e trecento mila euro alla ditta Chisari per chissà quali interessi, visto appunto i fatti incredibili di per se, le reiterate omissioni e pezze successivamente apposte. La cronaca di oggi vorrebbe che la notizia fosse appunto che la Corte dei Conti abbia condannato a pagare in solido Peppino Vallone, Cesare Spanò, Antonella Rizzo, Giuseppe Scarriglia e Sabino Vetta per tutti (?) questi danni erariali; senza dimenticare che la stessa sentenza di fine d’anno appena trascorso elenca come corresponsabili certi, sia il gruppo di progettisti con citazione di “merito” per l’architetto Elisabetta Dominijanni (tra le attuali dirigenti del Comune), Artese, De Martino ed il Comando della Polizia Municipale dell’epoca e tutta la “splendida” Giunta (sempre dell’epoca) fra cui spiccano Mario Megna (si sempre lo stesso consigliere comunale di oggi), Pantaleone Nicoscia, Giovanni Capocasale e Pasquale Carolei.

Con quali specifiche motivazioni, e soprattutto responsabilità di quali torti, ce ne potrà (ed a nostro avviso dovrà) fare luce politica ed amministrativa questa amministrazione; si questa che è retta dal Sindaco Vincenzo Voce, perché per approfondire un danno erariale così complesso e complessivo, così come la stessa sentenza riporta e suggerisce più volte, ci sono oggi due metodi a portata di mano di questa amministrazione Voce: quello di aprire un giudizio civile di responsabilità e richiesta di ristoro degli svariati danni correlati (così da “imporre” alla Procura di Crotone di approfondire ciò che la Corte dei Conti non è chiamata a fare per ovvi motivi), e quello di individuazione di responsabilità amministrative per cui chiedere a dirigenti ancora in carica di farsi da parte. Due atti semplici, semplici. Semplice come fu, per il solo e solito Fabrizio Meo (Consigiere Comunale di opposizione all’epoca) che allora pubblicò sui social quella delibera di Giunta facendo seguire un comunicato e vari esposti alla Guardia di Finanza; “semplice” fu per noi, scrivere allora, grazie a quella scoperta, che il fatto allucinante è che non si potesse più assistere a sperpero di risorse e che nessuno potesse chiamarsi fuori; nessuno, a partire da tutti quei troppi “falsi” onesti che avessero, più o meno consapevolmente, continuato ad opporre silenzi assordanti a troppe questioni di vitale importanza come, una su tutte, la Convenzione con Eni Ionica Gas (ed i milioni di gas devettoriato regalati al cane a sei zampe) o tante, tantissime, davvero troppe altre piccole e grandi questioni che hanno riguardato Presidenti ed ex Presidenti dimessi delle varie Commissioni Bilancio di quell’epoca (accanto all’attuale Assessore Scandale ci sarebbe anche Sergio Iritale per cui vi rimandiamo, ad esempio, alla lettura di uno fra i tantissimi articoli dell’epoca “Partecipate al fallimento? Siamo nell’ERA DEL MAIALE NERO!” (cliccaci sopra per rileggerti anche questo). Oggi, dunque, salutando con grandissimo “giubilo” l’approdo della Corte dei Conti e (speriamo) quello di altre diramazioni di magistratura, ci aspettiamo che tutti quei Consiglieri Comunali (ovviamente ci riferiamo alla maggioranza super trasparente) che si sono saputi già “misurare” con i cambi di gruppo e le statuette, possano avere voglia di essere più consapevoli nell’additare i nemici del popolo; magari proseguendo ad indicare anche chi si è agitato a far rispettare regole ed accompagnare il Segretario Fortuna all’uscio (questione di gusti); ma oggi, a maggior ragione oggi, hanno anche una bella strada di studio di fronte a loro stessi: ad esempio promuovete l’istituzione di una bella Commissione d’inchiesta o qualcosa di simile; chiedete, se avete reale gusto di trasparenza, carte, delibere ed impegni di spesa, anche più recenti. Vi farete, nel peggiore dei casi, una idea leggermente più precisa di chi è stato “nemico del popolo” e di chi lo è ancora; nella migliore, secondo noi a portata di mano, tantissimo altro materiale per l’ulteriore ristoro nelle casse comunali per tanti altri danni erariali ben più cospicui di medagliette per pensionamenti. Buon lavoro!