Carenza Guardie Mediche: servono incentivi altrimenti chiuderanno tutte

Troppi sono i disservizi del sistema sanitario che non garantiscono il diritto fondamentale di tutela della salute costituzionalmente garantito.

Non è pensabile che oggi (2 Giugno) ci siano Comuni come Cutro e Verzino senza Guardia Medica, come è successo già altre volte anche negli altri Comuni della nostra Provincia. Non è un caso che i Sindaci abbiano bocciato la riorganizzazione proposta dall’azienda sanitaria di Crotone, proprio per la scarsa attenzione ai territori. Non si può certo confidare sempre nel volontariato e nella buona sorte. La pandemia ha evidenziato le criticità del sistema sanitario, e mai come oggi è prioritario puntare alla sicurezza sanitaria dei territori. Occorre risolvere velocemente e definitivamente le difficoltà organizzative e logistiche del nostro sistema sanitario locale , operando, ove necessario, scelte politicamente impopolari che privilegino la competenza e la meritocrazia. Troppi sono i disservizi del sistema sanitario che non garantiscono il diritto fondamentale di tutela della salute costituzionalmente garantito. L’equilibrio economico e di bilancio non può essere raggiunto attraverso il taglio indiscriminato dei servizi essenziali indispensabili per la popolazione residente ma, al contrario di quanto operato sino ad ora, è di fondamentale importanza l’ottimizzazione e l’ampliamento delle prestazioni sanitarie offerte. Ne consegue che i LEA (livelli essenziali di assistenza) devono sempre essere garantiti in ogni parte del nostro territorio, potenziando e rendendo efficiente i Sub – Distretti di Crotone, Cirò Marina e Mesoraca- anche attraverso l’apporto di mezzi e personale adeguato, necessario a far fronte alle esigenze sanitarie improrogabili richieste dall’utenza. I Paesi dell’entroterra, già penalizzati per la mancanza di scelte politiche che rendano normale vivere in un piccolo borgo, non possono restare senza medici di guardia, tanto più vista la presenza di una larga fetta di popolazione anziana che non può permettersi di fare chilometri per sottoporsi a visite o controlli. A volte qualche minuto fa la differenza. Se poi l’obiettivo è quello di far morire i piccoli paesi svuotandoli completamente, allora si può proseguire nei tagli chirurgici attuati sino ad ora. Ognuno deve fare la sua parte, anche la politica. Fratelli d’Italia ha le idee chiare e avanzerà nelle sedi opportune le proprie proposte, nella piena convinzione di trovare interlocutori attenti e desiderosi di migliorare l’esistente.

Avv. MICHELE DE SIMONE
Coordinatore Provinciale CROTONE