Scuola aperta o chiusa che sia, così i veri suicidi siete voi!

In mezzo ad un insopportabile bailamme, ci sono i comuni e le comunità più deboli: la provincia di Crotone, la città capoluogo (che lascia aperti mercatini, iniziative più o meno autorizzate ed alla “mentalità” novax) ed i livelli intermedi di istituzione; sembrano siano tutti solo alla ricerca della confort zone di Ponzio Pilato

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    di Procolo Guida

    Non è giusto e non è corretto addossare al solo Sindaco Voce la responsabilità di aprire o chiudere le scuole; la sua, per il momento non decisione, è frutto, anche, dei meandri, spesso confusi, di autorità ed autorevolezze, mancate e diverse tra loro. Tutto parte da come il Governo nazionale ha voluto approcciare e, comunque, decidere circa la questione; lasciando ampi margini di “adeguamento” a situazioni diverse sui diversi territori. Non sono bastati gli appelli ripetuti dei presidi, l’allerta di autorevoli esperti e le parole delle associazioni dei medici, dei pediatri e, forse, relegando il buonsenso che invece è sempre più spesso dimostrato dalla società civile, nonostante gli incivili…. Il governo sulla scuola tiene il SUO punto: “Nessun ripensamento”, dice il ministro Bianchi. Il 10 gennaio si torna in presenza, con le nuove regole che prevedono un ricorso alla dad modulato in base alle fasce d’età, e con la possibilità di derogare solo in zona arancione o rossa. “La scuola in presenza e in sicurezza resta l’indirizzo del governo”, ribadisce il Ministro Speranza. Il governatore della Campania De Luca (sempre lui), non bofonchia più: si attrezza con decreti. Si tratta di una serie di decisioni forti, tutte non prive di rischi: mentre tutti gli altri contribuiscono alla confusione, senza decidere. Il ragionamento del governo, non del tutto incoerente, è più o meno questo: chiudere la scuola, fermare qualsiasi altro settore, anche solo per poco tempo, potrebbe essere un disincentivo alla vaccinazione. “Sarebbe come dire ’è meglio stare a casa che vaccinarsi’”, spiega una fonte vicina al dossier. Altri, sanno che pesa, molto di più, la fascia più economicamente rilevante del paese che avrebbe certo più problemi se si lasciassero a casa i figli…

    In mezzo a tutto questo bailamme ci sono i comuni e le comunità più deboli: la provincia di Crotone, la città capoluogo (che lascia aperti mercatini, iniziative più o meno autorizzate ed alla “mentalità” novax), ed i livelli intermedi di istituzione cercano la confort zone di Ponzio Pilato, senza nemmeno intervenire. C’è o non c’è un Provveditorato scolastico? (Dottor Luciano Greco batta un colpo visto che non è mai intervenuto nemmeno per l’emergenza classi e servizi con la Provincia che ha avuto ed ha scarsi mezzi e scarso coordinamento, almeno fino a dicembre). Perché Sua Eccellenza il Prefetto Ippolito non ha mai convocato un tavolo permanente in una provincia dove il pendolarismo è regola? Ecco allora che Voce, Via e Cortese trovano rifugio nel non dire, non spiegare, non assumersi, in pieno, la responsabilità; NON decidere e, dunque, lasciare aperte le scuole ed aumentare caos ed anarchia. In provincia quasi tutti i sindaci hanno deciso di chiudere, suffragati anche dai dati di contagio in crescita: Assessora Cortese la sollecitazione di un report dal Suo Dirigente in Asp non avrebbe aiutato? Assessora Via, un report sull’appena ripristinato servizio di scuolabus sarebbe potuto essere intersecato dal dato del servizio di trasporto urbano ed extraurbano,? Non decidere è sempre peggio che assumersi decisioni scomode e, soprattutto, più scomodo che “imporre” ai livelli istituzionali di coordinamento di fare il proprio lavoro, a meno che, non si abbia voglia e/o propensione a NON fare il proprio. L’unico dato davvero preoccupante è che, tutti assieme, state contribuendo ad allontanare la gente “maltrattata” del sud; ci inducete ad essere sempre più “infischioni” ed a “partorire” bimbi imbecilli come quelli della chat dell’altro giorno sul povero “cadavere” di lato… I veri suicidi siete Voi, peccato che vi trasciniate le comunità che amministrate.

    Per aiutarci a comprendere meccanismi più “accessibili” su cui districarsi nella confusione Vi invitiamo a leggere questo articolo di QuiFinanza e atti ed altri articoli correlati:

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