Truffa sul carburante, sette arresti. Interdizione per tre funzionari regionali (NOMI)

Ventuno indagati nell’operazione condotta dai carabinieri della sezione di Pg della Procura di Catanzaro e del Noe. Falsamente attesta la disponibilità di aree agricole di proprietà demaniale.

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Undici ordinanze di custodia cautelare ed un decreto di sequestro per equivalente di somme e beni per un valore di oltre 600 mila euro sono stati eseguiti dai carabinieri  della Sezione di Polizia Giudiziaria della Procura di Catanzaro e da quelli del Nucleo Operativo Ecologico di Catanzaro, nell’ambito dell’operazione “Ghost Oil”, condotta con il supporto dei Carabinieri dei Comandi Provinciali di Catanzaro e Crotone.
Ventuno complessivamente gli indagati. Sette persone sono finite agli arresti domiciliari, una è stata sottoposta all’obbligo di firma mentre tre persone sono destinatarie di una misura di interdizione temporanea dai pubblici uffici. Gli indagati, destinatari del  provvedimento emesso dal gip di Catanzaro Paola Ciriaco su richiesta della Procura distrettuale diretta dal procuratore Nicola Gratteri, sono accusati a vario titolo di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di truffe per il conseguimento di erogazioni pubbliche, e dei delitti di falso e di accesso abusivo ai sistemi informatici della Regione Calabria.  Il decreto di sequestro è stato adottato nei confronti di una società di Cirò Marina, la Kremissa Carburanti, attiva nella distribuzione di carburanti e la sospensione della relativa autorizzazione.
L’ipotesi è che i membri di un’organizzazione operante nella provincia di Crotone  –  attraverso la fattiva collaborazione di tre funzionari regionali – attestando con false dichiarazioni il possesso dei previsti requisiti di legge (quali la disponibilità di aree agricole, in alcuni casi di proprietà del demanio dello Stato e marittimo, ed il possesso di mezzi d’opera per la lavorazione e coltivazione delle stesse), abbiano ottenuto indebite percezioni di carburante agricolo a prezzo agevolato, gravato da accisa ridotta, che è stato successivamente immesso sul mercato nero a prezzo chiaramente concorrenziale (circa la metà del prezzo standard), per scopi diversi dall’utilizzo in agricoltura, in particolare per essere utilizzato per i motori “da strada”.

Ai domiciliari

La misura degli arresti domiciliari è stata applicata a:
Roberto De Fazio;
Alessandro Bianco;
Francesco Ranieri;
Saverio Flotta;
Mariantonia Capasso;
Graziano Vulcano;
Antonio De Meco.

Altre misure

L’obbligo di dimora è stato disposto per Giuseppe Giancotti.
La misura interdittiva della sospensione da un pubblico ufficio è stata disposta per: Ottone Cesario (6 mesi), Angelo Bonetti (3 mesi), Natale Pacenza (3 mesi).

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