E le chiamiamo ancora morti bianche…

Due cittadini indiani, un egiziano sono morti ed un quarto, senza una gamba, è grave al San Giovanni di Dio: stavano “operando” al Porto di Crotone su di un rimorchiatore battente bandiera maltese da almeno due o tre giorni... ...e la vigilanza e la prevenzione?

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    Le chiamiamo ancora “morti bianche”, ma quasi sempre dipendono dal fatto che non si rispettano neanche le minime norme per la sicurezza sul lavoro. Un modo di dire bugiardo, criminale e bipolare per avvenimenti e comportamenti sporchi di responsabilità. Due cittadini indiani, un egiziano sono morti ed un quarto, senza una gamba, è grave al San Giovanni di Dio: stavano “operando” al Porto di Crotone su di un rimorchiatore battente bandiera maltese da almeno due o tre giorni. E questa tragedia avvenuta ieri nel Porto di Crotone riporta inesorabilmente il tema della sicurezza sui posti di lavoro. Il termine sicurezza, in ambito portuale, include due aspetti complementari: safety, ossia la tutela della salute dei lavoratori e delle persone che frequentano i luoghi dove si svolgono le operazioni portuali, e security, ossia tutela di persone e impianti rispetto a possibili azioni criminose. Il punto di unione è rappresentato, come sempre, dalla “prevenzione”; prevenzione che deve essere innanzitutto quotidianamente esercitata attraverso le attività di vigilanza e controllo che vengono poste in campo sulla base di specifiche pianificazioni discendenti dalle valutazioni dei rischi. L’azienda maltese che operava aveva una committenza a cui avrebbe dovuto presentare un piano di sicurezza, con ovvie ed ancora più gravi responsability di committenza? Operava per conto proprio su e dentro un container che aveva adibito ad officina? In entrambi i casi, per nulla trascurabili nella loro diversità, c’è una domanda su tutte: come si è attuata (e si pratica di prassi) la vigilanza su operazioni dal molo, che ha un accesso da terra molto limitato? Poi ce ne saranno altre che saranno oggetto certamente di indagini dalle autorità preposte. Che tipo di operazioni sono consentite nel Porto di Crotone che è sottoposto all’Autorità di Gioia Tauro? Per quali ragioni non c’è una postazione fissa dei Vigili del Fuoco? Noi ve ne aggiungiamo un’altra che poniamo da tempo nella sua essenza: i tanto famigerati (solo nelle campagne elettorali) Piani Portuali che fanno parte integrante dei PSC, possono e debbono contribuire a rendere meno sporche le azioni dell’uomo, dei loro affari, per impedire che vi siano altre morti che più nere di così, non c’è nemmeno il buio assoluto?

     

    Esplosione su un rimorchiatore all’interno del porto di Crotone: tre i morti accertati

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