Discarica nel comune di Roccabernarda

Il sito individuato, oltre ad avere una forte valenza ambientale per le motivazioni già espresse e quasi contiguo alla discarica di Columbra

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Sulla pagina Facebook dell’Amministrazione comunale di Roccabernarda, è stato pubblicato il seguente post:

A pochi anni dalla discussione sulla discarica di Terrate-Terratelle, scellerata ipotesi di realizzarla in un territorio a forte vocazione agricola dove sono presenti ottime realtà aziendali che danno lustro al nostro territorio; spunta oggi l’ipotesi dell’individuazione di un sito a poca distanza da quello su citato, sempre nel comune di Roccabernarda al confine con il comune di Cutro tra i Calanchi e le colline della Valle del Tacina, zona ad alta valenza ambientale vicina con un sito ZPS.

Il sindaco e tutta l’Amministrazione comunale in ogni suo componente, esprimono il netto dissenso alla realizzazione di questa discarica e si pongono una serie di interrogativi a cui non vedono delle risposte concrete.

La provincia di Crotone paga da sempre lo scotto di disastri ambientali che si sono consumati nel corso degli anni e riteniamo che ancora poco è stato fatto per risolvere situazioni cosi disastrate soprattutto nella città capoluogo.

Il sito individuato, oltre ad avere una forte valenza ambientale per le motivazioni già espresse e quasi contiguo alla discarica di “Columbra” e non è un’esagerazione.

Quali studi di fattibilità sono stati fatti o è stata una mera individuazione cartacea?

Dovrebbe essere una discarica di servizio nella quale far confluire i residui della raccolta indifferenziata in un territorio dove metà della popolazione non differenzia nulla; non sarebbe il caso che prima di costruire ecomostri perché con questi numeri purtroppo si parla di questo, si lavorasse a una radicale impostazione della gestione dei rifiuti con una raccolta differenziata spinta, riciclo e risparmio.

È troppo lungo l’elenco per opporci con forza alla creazione di un posto dove accumulare immondizia perché di questo si tratta, questo per dire che non sono decisioni prese a prescindere ma fondate su una serie di interrogativi senza risposta.

Speriamo solo che questo tentativo ormai calendarizzato, muoia sul nascere altrimenti saremo pronti a mettere in atto ogni forma di protesta perché il nostro martoriato territorio ha bisogno di altro per poter crescere e ripartire e soprattutto uscire dalla fase di abbandono a cui da sempre è stato relegato e non già ad essere luogo di discarica non solo della provincia ma di territori anche a noi più lontani.

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