Ampliamento del Cimitero di Petilia Policastro

Soddisfazione da parte del primo cittadino: "questo terreno permetterà di raddoppiare la disponibilità del cimitero".

Riceviamo e Pubblichiamo:

Tra i punti all’od.g del Consiglio Comunale approvati nel Consiglio Comunale del 28 Ottobre u. s, riveste un’importanza fondamentale quello dell’acquisto di un terreno da adibire alla costruzione di nuovi loculi posto nelle vicinanze del Cimitero del capoluogo. Questo acquisto, dice il Sindaco Amedeo Nicolazzi, ci consentirà di ampliare il Cimitero ormai saturo.
Sono veramente soddisfatto perché questo terreno permetterà di raddoppiare la disponibilità del cimitero e, risolvere varie problematiche che da troppo tempo si trascinano e che con questo atto cominceremo a risolvere.

Ringrazio l’intera maggioranza consiliare che insieme a me ha voluto concludere l’iter, ma esprimo il mio personale ringraziamento, ribadisce il SINDACO, alla Consigliera Franca Costanzo che al di là dell’appartenenza, al di là delle critiche, al di là dei distinguo, ha votato favorevolmente a questo punto, per questo sono ancora più soddisfatto perché credo di aver portato a termine un intervento che riguarda da vicino tutta la collettività.

Esprimo il mio rammarico per il voto contrario dei consiglieri Saporito, Calaminici e Garofalo che ancora una volta dimostrano il totale scollegamento dalla realtà, che fanno politica solo per distruggere e mai per costruire e si oppongono per spirito di rivalsa a temi così importanti e delicati, tra i quali vanno annoverate anche le royalties che la ditta Krunos ha riconosciuto al Comune per la realizzazione di una centralina. Punto in cui la Consigliera Costanzo ha dato parere favorevole.

Mi chiedo a questo punto come possano pensare di amministrare la nostra cittadina o di godere della stima di una popolazione punita dall’estremo tentativo di una minoranza che non ha a cuore le sorti di Petilia, non ha interesse verso lo sviluppo economico della nostra cittadina ma solo la volontà di  perseguire le loro lotte intestine che non giovano a nessuno.