Servizio P.E.T. – Garantire un servizio capillare

"L’ASP rifletta sulle scelte operate, noi faremo le nostre battaglie a tutela dei posti di lavoro"

Riceviamo e Pubblichiamo:

Isola non ha la sua postazione emergenziale, o meglio, sulla carta esisterà ma di fatti non sarà operativa come ora.
Purtroppo ciò che non immaginavamo alla fine è diventato realtà, nonostante le rassicurazioni sull’espletamento della gara prima della scadenza del servizio.
A rimetterci è il territorio di Isola di Capo Rizzuto sotto ogni profilo; in primis quello occupazionale con 10 figli di Isola professionalmente preparati che resteranno a casa e poi l’intera comunità che ha usufruito in questi anni di detta efficiente postazione.
Queste affermazioni nascono dalla realtà che vive la nostra ASP, in quanto non vi è personale a sufficienza per garantire i servizi basilari e figuriamoci oggi con 10 figure in meno che hanno fatto di tutto e di più per salvare vite umane!

Si parla di turni che saranno effettuati in straordinario da attuale personale in servizio, quindi con maggiore aggravio di spese da sostenere.
Parliamo di vite umane infatti, non di meri numeri che tutto hanno tranne che il sapore di risparmio! Isola è stata spogliata, volutamente, per scelte che hanno un taglio più politico che di servizi.
Intendiamo chiarire che l’iter per l’attivazione della P.E.T. è iniziato nel 2016 con l’amministrazione Bruno e il Direttore ASP Sergio Arena. Era inserita in un contesto di miglioramento della rete territoriale sull’intera provincia.
Infatti sarebbe partito il servizio P.E.T. a Isola mentre l’attuale servizio svolto dalla misericordia veniva trasferito a Rocca di Neto.
Scelte sensate per dare un servizio migliore e capillare e non per farci arretrare come sta accadendo ora, indipendentemente da chi si sarebbe aggiudicato il servizio.

Avevamo avuto rassicurazioni circa la nuova gara da espletare e soprattutto la richiesta di inserimento di clausola sociale per i lavoratori, invece niente di tutto ciò.
Non possiamo restare inermi e pagare per qualcosa che già ha flagellato il territorio in ogni sua sfaccettatura, pagare per una etichetta che non ci appartiene e farla pagare ai figli di Isola sotto ogni profilo quotidianamente.
Serve uno scatto d’orgoglio per gridare a gran voce lo sdegno che proviamo.
D’altro canto, i comunicati stampa rilasciati postumi dall’attuale amministrazione comunale hanno la stessa trama di ciò che ha fatto “Ponzio Pilato”: se ne sono lavati completamente le mani.

Diciamocelo chiaramente: Misericordia da Isola Capo Rizzuto deve sparire e non fa niente se a rimetterci è la stessa comunità di Isola, l’intera provincia ed i suoi figli che con tanta professionalità hanno lavorato per anni a garantire questo prezioso servizio.
A noi interessa che sia misericordia, che sia croce rossa o altro operatore, salvaguardare le professionalità acquisite in 20 anni di servizio e non lasciarle a casa e garantire un servizio capillare.
L’ASP rifletta sulle scelte operate, noi faremo le nostre battaglie a tutela dei posti di lavoro, delle professionalità e del buon nome di Isola di Capo Rizzuto nelle sedi opportune.
Ai posteri l’ardua sentenza!

Il Coordinamento cittadino e i Consiglieri Comunali Forza Italia, Isola di Capo Rizzuto