Rizzo risponde alle accuse: il consiglio è sempre stato elastico

"Incomprensibile l’uscita dei gruppi di minoranza"

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“E’ mancata l’agibilità democratica”, questa frase, letta per mezzo stampa e rivolta alla mia persona, ha suscitato in me grande amarezza e un forte disappunto perché ingiusta, immeritata e soprattutto dichiarata da quei gruppi politici che in Consiglio comunale vantano da sempre il maggior spazio di parola, ovvero Siamo Futuro e Forza Italia. Vorrei sottolineare che sin dal mio insediamento da Presidente del Consiglio non ho mai tenuto conto del regolamento e sono sempre stato elastico verso tutti, perché ho sempre sottolineato che la forza di questo consiglio deve essere il dialogo, il confronto, è nel rispetto dei ruoli che l’elettorato ha voluto assegnarci, la collaborazione istituzionale. Io ho sempre cercato di essere il presidente di tutti, perché penso sia questo il senso del ruolo che oggi ricopro.

Ma viste le gratuite accuse a me rivolte, è forte la tentazione di cambiare il mio modo di lavorare e di svolgere ogni consiglio con timer in mano per garantire la pomposa “agibilità democratica” denunciata dai citati gruppi di minoranza.  Forte è la voglia di attenersi scrupolosamente a quanto recitato dal regolamento e di concedere il medesimo spazio a tutti i gruppi e consiglieri. Fino ad oggi, dati alla mano, proprio coloro che parlano di inagibilità politica, sono quelli che hanno parlato di più in ogni consiglio e mai nessun componente della maggioranza ha provato a fermarli, perché, come già detto, sin dall’inizio si è puntato sull’elasticità e la collaborazione.  Nell’ultimo consiglio, in particolare, il consigliere Maurizio Piscitelli ha avuto ampio spazio come si può tranquillamente notare dalla diretta avvenuta per mezzo social, ancora presente sui canali istituzionali, o dalla registrazione audio presente agli atti. Ribadisco che la tentazione è forte, ma il mio senso dell’istituzione lo è di più!
…la dialettica è il sale della politica. Ma quando il confronto, anche aspro, anziché entrare nel merito degli argomenti, scade nel qualunquismo,  si da vita dell’antipolitica.  Noi ad Isola, in questo momento non ne abbiamo proprio bisogno!.

 

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