Roccabernarda: vilipendio alla memoria dei martiri delle Foibe

"L’episodio riguarda un nostro concittadino che con un gesto tanto incivile quanto indegno ha offeso le vittime della guerra ricordate dalla targa/monumento apposto a Roccabernarda".

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Il Consigliere Comunale di minoranza Cav. Uff. Com. Francesco Coco rileva:

Il biasimo e la condanna per gesti che offendono la dignità e la memoria delle vittime della guerra deve essere unanime e soprattutto deve essere chiara e inequivocabile da parte di chi ricopre ruoli istituzionali. Duole invece constatare che, a distanza di tempo e nonostante le interlocuzioni, prima verbali e poi con atto ufficiale redatto e consegnato all’amministrazione comunale, il primo cittadino e la sua amministrazione non abbiano né risposto e né espresso pubblicamente sdegno e condanna per la grave offesa arrecata alla memoria delle vittime delle Foibe. L’episodio riguarda un nostro concittadino che con un gesto tanto incivile quanto indegno ha offeso le vittime della guerra ricordate dalla targa/monumento apposto a Roccabernarda nella giornata del 30 maggio ed omaggiato dall’ANIOC e dalla famiglia Claudio Crea, e se il sindaco ha cercato di ignorarlo, il web,i social e soprattutto i cittadini invece non lo hanno permesso! Le parole restano parole se alle stesse non si dà seguito con atti, azioni chiare, e il primo cittadino alle parole pronunciate in occasione della cerimonia di posa della targa in memoria delle vittime delle Foibe, parole di riconciliazione nei confronti delle vittime della guerra, di tutte le vittime, non ha dato sostanza e contenuto, anzi con il suo silenzio le ha svilite e rese vane. Non si può tacere, ed il sindaco deve, con responsabilità nei confronti della comunità di Roccabernarda dire chiaramente se condanna il vile gesto o meno. Le scuse ed il pentimento non devono essere sussurrati ma devono essere dichiarati “ad alta voce” così da non lasciare spazio a dubbi o interpretazioni, così da educare ed essere monito per tutti.

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