Il libro che racconta l’esperienza con i migranti del “Sant’Anna” diventa testo di narrativa per la scuola media paritaria foto

Il libro, rappresenta il secondo volume attraverso il quale l’autore Vitaliano Fulciniti ha raccontato la sua esperienza in qualità di direttore del Centro d’accoglienza di Sant’Anna.

“Frammenti di vita”, il libro scritto da Vitaliano Fulciniti, già direttore del Regional Hub di Sant’Anna, è il testo che gli alunni delle scuole medie paritarie di Isola Capo Rizzuto adotteranno quale libro di narrativa durante l’anno scolastico in corso. Il libro, rappresenta il secondo volume attraverso il quale l’autore Vitaliano Fulciniti ha raccontato la sua esperienza in qualità di direttore del Centro d’accoglienza di Sant’Anna. Forti di un rapporto di collaborazione con l’autore, instauratosi negli anni, il personale docente di questa scuola ha voluto adoperare questo libro che racconta esperienze di vita, storie vere di quotidianità, testimonianze di gente che ha speso parte del suo tempo a servizio dei più deboli. Nei giorni scorsi scorsi, presso i locali di questa scuola, il Dirigente Scolastico Domenico Pompeo ha accolto con gran piacere lo scrittore Fulciniti, il quale si è intrattenuto con gli studenti che si accingono a leggere il suo libro. D’altra parte, anche gli stessi alunni hanno avuto la possibilità di confrontarsi con l’autore, attraverso domande e riflessioni.

“Il rapporto col dottor Fulciniti – ha raccontato il Dirigente Scolastico, Domenico Pompeo – è iniziato da quando lui era direttore del Centro, allorquando la nostra scuola accoglieva i piccoli migranti che erano ospiti della struttura d’accoglienza. Da quel momento è iniziata una proficua collaborazione che ha portato all’organizzazione di numerose iniziative a beneficio degli studenti, per far sì che si realizzasse una reale integrazione tra gli alunni provenienti da paesi stranieri e i nostri studenti di Isola”. “Da quel momento – gli fa eco l’insegnante Rosita Timpa – abbiamo apprezzato le qualità umane di Fulciniti, il quale in più occasioni ha coinvolto alcuni artisti ospitati nel Centro che hanno realizzato opere e quadri davanti ai nostri studenti, rendendoci consapevoli delle enormi potenzialità e dei talenti inespressi che potessero esserci in un “micromondo” come il Cara”.
“Ritornare in questa scuola – ha commentato Vitaliano Fulciniti – suscita sempre forti emozioni e ricordi indelebili. Ritrovare il corpo insegnanti, al quale va il mio plauso per l’impagabile lavoro formativo che quotidianamente svolge, è stato altrettanto emozionante. Negli anni, ho avuto modo di apprezzare e constatare non solo la bontà dell’azione didattica, ma anche l’attenzione a determinati valori, trasmessi con passione e dedizione. Mi duole invece constatare che al momento non siano presenti studenti provenienti dal Centro d’accoglienza di Sant’Anna, conscio di quanta ricchezza possa derivare dall’interscambio di culture”.