Finanziato un “Dottorato comunale” nell’area interna Sila e Presila crotonese e cosentina

Attraverso la ricerca di dottorato, l’Area Sila e Presila Crotonese e Cosentina potrà disporre di un apparato di conoscenze utili di dettaglio sulla dotazione di risorse, economiche e non.

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L’Agenzia per la Coesione territoriale ha pubblicato la graduatoria dei vincitori del bando rivolto al finanziamento di “dottorati comunali” da attivare nelle aree interne. Le risorse serviranno a finanziare una borsa di studio aggiuntiva rispetto a quelle già deliberate per il ciclo di Dottorato al quale si riferiscono. Sono state ben 110 le richieste di partecipazione. Escluse quelle giunte fuori tempo massimo o dopo un’altra istanza proveniente dalla stessa area e quelle che non contenevano integralmente la documentazione richiesta, sono state giudicate ammissibili 65 domande. Tra queste, le prime 40 pervenute in ordine di tempo sono ammesse al finanziamento.
Al tredicesimo posto figura la proposta di Dottorato presentata dall’area interna Sila e Presila in collaborazione con l’Università della Calabria. La proposta di candidatura era stata presentata dal Comune di Santa Severina, in rappresentanza dei comuni dell’area, con il coordinamento dei Gal Sila Sviluppo e Gal Kroton. Il corso di dottorato finanziato avrà una durata di tre anni e riguarderà una ricerca applicata sulle prospettive socio-economiche dell’Area Sila e Presila crotonese e cosentina, tenendo in considerazione le azioni previste nella Strategia d’Area e l’impatto che queste avranno sullo sviluppo della filiera del cibo, dalla valorizzazione delle produzioni agricole e agroalimentari tipiche e loro trasformazione alla tipizzazione delle gastronomie locali, dal recupero identitario delle tradizioni alimentari all’attrazione di flussi turistici legati alla scoperta di giacimenti gastronomici.

Attraverso la ricerca di dottorato, l’Area Sila e Presila Crotonese e Cosentina potrà disporre di un apparato di conoscenze utili di dettaglio sulla dotazione di risorse, economiche e non, per costruire il distretto del cibo, sui “buchi” produttivi e di competenze tecniche e relazionali locali da colmare per garantire la sostenibilità del distretto, sulle forme di governace più efficaci, sugli impatti potenziali sull’occupazione, sull’attrattività turistica, sull’identità culturale locale. La nuova conoscenza, conseguita attraverso il dottorato, consentira’ agli amministratori locali di programmare e implementare la costruzione del distretto del cibo sulla base di dati quanti-qualitativi certi, sulle esperienze già realizzate in altre aree italiane ed europee, sulle forme più idonee di valorizzazione delle risorse agroalimentari e gastronomiche per lo sviluppo locale.

 

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