Melissa, dibattito “l’educare all’empatia quale forma di prevenzione nella lotta contro la violenza” foto

Si è svolto sabato mattina presso il Museo del Vino nell’antico borgo di Melissa, il dibattito organizzato dalla Confraternita Misericordia di Cirò Marina.

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Si è svolto sabato mattina presso il Museo del Vino nell’antico borgo di Melissa, il dibattito “L’educare all’empatia quale forma di prevenzione nella lotta contro la violenza”, organizzato dalla Confraternita Misericordia di Cirò Marina, fortemente voluto dal Governatore Maria Abbruzzino, in collaborazione con la Cooperativa CO.RI.S.S., l’Associazione Voglia di Vincere di Torre Melissa e patrocinato dal Comune di Melissa e dall’Ordine degli Avvocati di Crotone, che ne ha riconosciuto la valenza formativa con la concessione di 4 CFU. Ad aprire l’evento è stato l’Ente ospitante con il saluto del Sindaco Raffaele Falbo e del Vice Sindaco Carmine Macrì che hanno inteso valorizzare, oltre che il centro storico di Melissa con la presenza di così illustri personaggi, l’importanza della prevenzione in determinate tematiche attraverso la divulgazione di questo argomento così delicato ed attuale. L’evento è stato moderato dall’Avv. Giovanna Abbruzzino, volontaria della Confraternita Misericordia di Cirò Marina e formatrice della Cooperativa CO.RI.S.S., esperta in Vittimizzazione Secondaria e nella gestione degli eventi che ha portato i saluti di tutti gli organizzatori e si è destreggiata a collegare gli interventi dei relatori. Il primo intervento è stato quello della dottoressa Elisabetta Rossi psicoterapeuta e Dirigente ASP di Crotone che ha illustrato, attraverso uno stimolo visivo e con il supporto di due volontari presenti nella gremita platea, l’empatia e di quanto sia importante l’introduzione sperimentale nel mondo scuola del nuovo metodo didattico in grado di sviluppare negli studenti competenze non cognitive. Successivamente il GIP del Tribunale di Roma Giacomo Ebner, in collegamento da remoto, ha evidenziato l’importanza dell’educare all’empatia e della legalità, illustrando la sua ultima opera letteraria ‘Leggi qui. Guida galattica (e)norme per adolescenti’, suddivisa in due parti intitolate: ‘Se non lo sai, fatti due domande’ e ‘Se non lo fai, non ti metti nei guai’, nata proprio per spiegare in modo semplice il diritto ai ragazzi.

Terzo intervento è stato quello della Senatrice Elena Ferrara prima firmataria della legge 71/17, docente di musica di Carolina Picchio alle scuole medie. Elena Ferrara entra in Senato poche settimane dopo il tragico suicidio della ex alunna, prima vittima acclarata di cyberbullismo. La Senatrice ha ribadito come da quel momento, per lei, la prevenzione ed il contrasto del fenomeno del cyberbullismo diventano una delle priorità del suo agire politico. L’approccio della sua proposta normativa, che dopo 4 anni è diventata la Legge 71/17 “Disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione e il contrasto del fenomeno del cyberbullismo” è ispirato ai diritti umani e specificamente dei minori in ambiente digitale. La 71/17 è la prima legge in Italia e in Europa e trova conferma nei documenti più recenti europei e internazionali sui temi della cittadinanza digitale. A seguire gli interventi del dott. Salvatore Montemagno, Dirigente della Divisione Anticrimine della Questura di Crotone che ha parlato dell’importanza dell’ammonimento del Questore e della delle comunicazioni corrette nel corso delle indagini, mentre il Maggiore della Guardia di Finanza Giuseppe Campobasso ha sottolineato il rilievo delle indagini delle forze dell’ordine, soprattutto nei casi di violenza, portando all’attenzione dei presenti dei riscontri pratici ed esperienze personali; il Capitano dei Carabinieri Stefano Martorana ha ribadito la necessità di portare a conoscenza delle autorità i comportamenti illeciti e di come l’Arma dei Carabinieri abbia una diffusione capillare proprio per l’umanizzazione e vicinanza nel rapporto con il cittadino da parte dello Stato. Sempre Martorana ha sottolineato l’importanza anche di seguire il reo nel percorso riabilitativo. Il Giornalista Francesco Vignis, Portavoce del Sindaco di Crotone, ha vagliato l’utilità della comunicazione e quanto sia importante lo scopo veritiero della stessa, attraverso l’utilizzo di parole scelte con cura. L’empatia dovrebbe essere un fatto naturale, che nasce spontaneo in ciascun individuo. Se avvertiamo la necessità di educare all’empatia allo stesso tempo dobbiamo avvertire la responsabilità nei comportamenti. Anche la comunicazione riveste un ruolo fondamentale. L’uso delle parole impone responsabilità nel pronunciarle, di valutarne la portata e gli effetti. Il Dirigente Scolastico Raffaele Marsico ha rimarcato l’importanza della scuola, delle arti e del volontariato nella crescita delle nuove generazioni su cui vertono gli errori del passato ed a cui dobbiamo dare gli strumenti necessari per potenziarsi e per migliorarsi e di quanto sia importante il confronto continuo con tutte le istituzioni e del grande amore che ci vuole nell’arte di insegnare. L’On.le Elisabetta Barbuto ha esposto il suo punto di vista come Avvocato, Docente, Politico e Mediatore familiare. Il tutto evidenziando che, anche in questa legislatura, la sensibilità in merito non è mancata tanto è vero che è stato presentato una pdl, della quale anche lei stessa risulta firmataria, per modificare e potenziare la legge 71/2017. Approvata alla Camera già nel 2020, oggi la pdl è in Senato, per la definitiva approvazione. Il Capitano Selenia Guagnano ha rimarcato la necessità della vicinanza anche fisica nell’ascolto delle vittime di violenza e l’importanza della formazione in tal senso al fine di evitare quel fenomeno definito vittimizzazione secondaria e su come l’atteggiamento dell’arma nelle indagini debba essere creato “su misura” della persona offesa. I vari interventi hanno portato ad un proficuo dibattito da cui è emerso l’importanza preventiva degli interventi degli Enti Preposti, della segnalazione di chiunque ne abbia un minimo sentore d’allarme e dell’abbattimento di quel muro d’omertà dei vicini nella lotta contro la violenza. Pertanto, si è giunti alla conclusione di come l’educare all’empatia i ragazzi potrebbe limitare e contrastare il fenomeno della violenza e della necessità di costruire un tavolo di confronto che non sia limitato ad un solo ed esclusivo evento, bensì continuo tra tutti gli operatori del diritto, scuola, terzo settore, Forze dell’Ordine ed Enti Preposti. Tutte le Forze dell’Ordine presenti alla giornata di confronto, hanno dato un forte segnale di vicinanza dello Stato. Dopo i lavori il Comune di Melissa ha offerto a tutti i presenti un ricco buffet di prodotti tipici consumato all’interno degli stessi locali del Museo del Vino ed a seguire un giro turistico tra le bellezze del centro storico con due guide d’eccezione, il Vice Sindaco Carmine Macrì e l’Assessore al Turismo Carlo Poerio che hanno illustrato la storia del paese e le vicende del Conte di Melissa.

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