Una not(t)e di legalità nel cuore del borgo antico”

Nella suggestiva cornice della Villa del Popolo si è svolta la serata organizzata dall'amministrazione comunale in occasione del trentennale dalle stragi di Capaci e di Via d'Amelio.

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Nella suggestiva cornice della Villa del Popolo, nel cuore pulsante del borgo antico di Strongoli, si è svolta la serata – evento “Not(T)e di Legalità”, organizzata dall’amministrazione comunale in occasione del trentennale dalle stragi di Capaci e di Via d’Amelio.
Data scelta non a caso quella del 19 Luglio che, unitamente alla data del 23 Maggio, rappresentano pietre miliari della Lotta alle mafie e all’illegalità.
Sulle note de “I cento passi”, dei Modena City Ramblers, egregiamente eseguita dalla “Diffusion Jazz Band” il Vice Sindaco ed Assessore alla Cultura e Legalità, Giovanna Arrighi, ha dato inizio ad una serata ricca di intense emozioni.
Dopo i saluti del Sindaco e dell’Assessore Giuseppina Citerà si è assistito ad un momento molto solenne e significativo: l’inaugurazione della panchina letteraria raffigurante i volti dei Giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Occasione resa ancor più suggestiva dalla circostanza che a celare la panchina fossero due lenzuola bianche su cui erano state impresse dagli stessi amministratori con una bomboletta nera dei messaggi molto forti “STRONGOLI DICE NO ALLE MAFIE” e  “LE VOSTRE IDEE CAMMINANO SULLE NOSTRE GAMBE”!
E’ stato utilizzato consapevolmente il lenzuolo bianco proprio per far ritornare alla mente le immagini di Palermo e dei palermitani all’indomani delle stragi del 1992, invasa da lenzuola bianche sventolanti dai balconi per urlare un’assordante NO ALLA MAFIA!

Queste stesse lenzuola sono state poi appese – col sottofondo musicale di “Pensa” di Fabrizio Moro, da parte del Sindaco e degli amministratori con delle mollette ad un filo disteso tra gli alberi della Villa, proprio a voler ribadire un fermo NO alle Mafie e ad ogni forma di sopruso ed illegalità. Presenti alla serata il Comandante della Compagnia dei Carabinieri di Cirò Marina, Capitano Stefano Martorana, il Comandante del Nucleo Operativo e Radiomobile di Cirò Marina, Tenente Antonio Carbone, e i ragazzi (e non solo) di “LIBERA”, impegnati nei Campi di Impegno e Formazione sui beni confiscati alle mafie, provenienti da ogni parte di Italia, accompagnati dal coordinatore Umberto Ferrari. Molto toccanti le testimonianze di Anna Dattoli, madre di Gabriele De Tursi, giovane strongolese scomparso nel nulla nel 2013, e Vincenzo Chindamo, fratello di Maria Chindamo, giovane e brillante imprenditrice calabrese scomparsa nel nulla a Limbadi il 6 Maggio 2016. Vincenzo, impegnato quotidianamente coi ragazzi di tutta Italia nella Lotta alle Mafie e all’Illegalità, non ha esitato un solo istante a dare la sua disponibilità alla partecipazione all’evento e parlare, anche ai giovani di Strongoli, della tragica esperienza che ha colpito la sua famiglia da cui, però, sono state poste solide basi alla lotta al malaffare e al rispetto della Legalità, a partire dall’agire quotidiano. In conclusione della serata sono state consegnate delle targhe e delle pergamene, da parte dell’Assessore Filomena Mauro e del Presidente del Consiglio Elvira Benincasa, all’Associazione Libera, a Vincenzo Chindamo, alla Dirigente Scolastico dell’Istituto Omnicomprensivo “Biagio Miraglia” e ai giovani neo diplomati del Liceo Scientifico di Strongoli. L’amministrazione comunale è convinta che la panchina letteraria, posizionata in un luogo incantevole, da cui è possibile inebriarsi del paesaggio più bello della città di Strongoli, andrà a rappresentare un presidio di Legalità, e i cui volti dei Giudici Falcone e Borsellino, specie per i più giovani frequentatori di questo luogo, potranno generare nei loro animi importanti spunti di riflessione.

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