Bloccata da due anni dalla burocrazia la creazione dell’ambulatorio veterinario per sterilizzare gratis cani e gatti randagi del territorio di Cirò Marina

Il presidio sanitario a scopo sociale è previsto all’interno del rifugio Oasi Argo, con cui Save the Dogs ha avviato una collaborazione nel 2021 grazie a “ Non Uno di Troppo”. Il progetto di contrasto al randagismo ha già permesso di sterilizzare gratuitamente più di 1.100 animali in Calabria

Sono passati due anni da quando ci siamo attivati per realizzare un presidio sanitario a scopo sociale all’interno del rifugio Oasi Argo di Cirò Marina e ad oggi, nonostante la struttura modulare sia disponibile da parecchio tempo, siamo ancora nell’empasse della burocrazia. Chiediamo a tutte le autorità competenti di intervenire con urgenza per sbloccare la situazione altrimenti saremo costretti a rinunciare a questo progetto”, esordisce così Sara Turetta Presidente di Fondazione Save the Dogs and Other Animals ETS.

La struttura veterinaria è stata progettata con sala operatoria, ambulatorio per le visite, magazzino attrezzature e farmaci e da quattro reparti di degenza attrezzati (per le necessarie separazioni sanitarie) per cani e gatti, per essere posizionata all’interno del rifugio Oasi Argo di Cirò Marina. Sei container modulabili che occupano una superfice totale di 180mq.

Si tratta di un danno enorme non solo per Save the Dogs che, dopo l’acquisto dei container, si ritrova a avere una struttura inutilizzabile, ma soprattutto di un danno per tutta la comunità dove il problema del randagismo e degli abbandoni registra numeri allarmanti.

Quando nel 2021 abbiamo avviato la collaborazione con Oasi Argo, grazie al nostro progetto di contrasto al randagismo Non Uno di Troppo, ci siamo resi conto della grande necessità di un presidio sanitario in loco sia per poter sterilizzare tanti cani, evitando di trasportarli per 20 km all’ambulatorio più vicino, sia per poter ricoverare e curare sul posto i numerosi randagi feriti e malati che arrivano al rifugio e dove ad oggi non ci sono spazi di degenza adeguati”, precisa Sara Turetta.

L’ambulatorio veterinario non è solo la risposta concreta ad un esigenza del territorio ma un segnale importante di un cambiamento indispensabile in tutta la Regione dove esistono maxi-canili che non sono in grado di garantire condizioni di benessere per gli animali presenti.

Noi abbiamo fatto tutto quello che era possibile fare per venire incontro alle esigenze di persone e animali del territorio, nella speranza di poter dare una svolta a situazioni amministrative incagliate da anni ma, ad oggi, non abbiamo una risposta concreta. I nostri container sono attualmente depositati presso un terreno privato, inutilizzati, ma non possiamo permetterci di far passare altro tempo con il rischio che possano subire anche un deterioramento. Ci serve una risposta adesso, i tempi delle attese sono finiti”, conclude la presidente della Fondazione.

 Fondazione Save the Dogs and other Animals E.T.S

La Fondazione prende vita nel 2002 in Romania con la missione di cambiare il destino degli animali destinati ad essere soppressi nei canili pubblici del paese, avviando progetti alternativi di gestione del randagismo. Nel 2005 viene inaugurata la sede italiana con base a Milano. Tutti i progetti di Save The Dogs and other Animals puntano a migliorare il benessere degli animali e delle comunità in cui la fondazione opera e si concentrano in modo concreto su queste aree di intervento: sterilizzazioni e cure, censimento randagi, educazione, adozioni, convivenza responsabile con gli animali da compagnia. Ad oggi sono oltre 8.200 le adozioni realizzate in Europa, oltre 2.295 le sterilizzazioni in Italia con il programma #NonUnoDiTroppo (in Campania e in Calabria), 2.000 gli animali assistiti ogni anno nella moderna clinica veterinaria costruita in Romania, 41.200 i cani e i gatti sterilizzati finora gratuitamente in questo paese, 70 i cani dei senza dimora raggiunti regolarmente dall’unità di strada a Milano.

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