Linda Monte si mobilita contro gli interventi nel sito di Capocolonna

Le associazioni Gettini di Vitalba e Sette Soli chiedono in un esposto alla magistratura di fare chiarezza sulle pesanti manomissioni nell'area archeologica

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    Riceviamo e pubblichiamo

    Anche questa volta gli interventi incomprensibilmente autoritari nei confronti dell’immenso patrimonio storico/archeologico della città di Crotone, conosciuto e studiato nel mondo intero, non lasciano altra scelta. Le associazioni Gettini di Vitalba e Sette Soli, ininterrottamente impegnate per aiutare la conoscenza e la tutela del bene comune, chiedono in un esposto alla Magistratura, depositato stamattina, di fare chiarezza intorno alle pesanti manomissioni nell’area archeologica di Capo Colonna. Oltre all’assurda distesa cementizia praticata in questi giorni ricoprendo importantissimi e visibilissimi resti del foro romano, nell’area antistante la chiesa, si è proceduto – per predisporre una discutibile copertura – a trivellare l’area termale – sempre di epoca romana – dove sono custoditi oltre tutto preziosissimi mosaici. L’utilizzo di strumenti meccanici e il passaggio ininterrotto di betoniere proprio in zona assolutamente vietata anche ai pedoni, fanno supporre, data la fragilità del sito, ad irreparabili rovine.

    Si spera, viste le procedure progettuali ed operative come sempre tenute nascoste alla cittadinanza, di ottenere dall’autorità giudiziaria,chiarezza e rassicurazioni e se danni sono stati arrecati, finalmente qualcuno ne paghi il prezzo. Quel che accaduto a Capo Colonna ferisce l’animo di tutti, luogo caro oltre che per la storia millenaria, anche per l’affetto sconfinato per Maria, la Madonna, appunto, di Capo Colonna.

    Linda Monte

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