Programma innovativo per la qualità dell’abitare

De Lucia (Forum Terzo Settore): "Le proposte progettuali - del programma del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti - potranno puntare anche alla valorizzazione dei beni culturali, ambientali e paesaggistici con recupero e riuso di testimonianze architettoniche significative e di parti di città cosiddette identitarie".

Riceviamo e Pubblichiamo:

Il rilancio del nostro territorio richiede un forte impegno e soprattutto risorse che spesso non mancano, bisogna soltanto avere la capacità di attrarle. È il caso del “Programma innovativo per la qualità dell’abitare” del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che, con una dotazione di 853 milioni di euro, mira a riqualificare e incrementare il patrimonio destinato all’edilizia residenziale sociale. Una grande occasione che potrebbe essere colta da Crotone, visto che i fondi sono riservati alle Regioni e ai Comuni con più di 60.000 abitanti, e soprattutto considerato che un occhio di riguardo sarà senz’altro riservato alle aree che presentano maggiori indicatori di svantaggio, e su questo infelice terreno è davvero difficile non essere competitivi. Il programma, previsto nella Legge di bilancio 2020, si pone l’obiettivo di rigenerare il tessuto socio-economico, ma anche di incrementare l’accessibilità, la sicurezza dei luoghi e la rifunzionalizzazione di spazi e immobili pubblici, puntando in tal modo al miglioramento della coesione sociale e della qualità della vita dei cittadini.

Le proposte progettuali potranno puntare anche alla valorizzazione dei beni culturali, ambientali e paesaggistici con recupero e riuso di testimonianze architettoniche significative e di parti di città cosiddette identitarie. Il bando, nell’ottica della condivisione di politiche di inclusione sociale e di benessere cittadino, prevede il coinvolgimento degli operatori del terzo settore. Da alcune settimane sono numerosi i comuni che pubblicano manifestazioni di interesse per acquisire proposte progettuali dirette alla riduzione del disagio abitativo e insediativo, con particolare riferimento alle periferie. La possibilità di elaborare interventi da 15 milioni di euro non può che suscitare un forte interesse e potrebbe attivare la produzione delle idee più disparate con cui cambiare il volto della nostra città. Cosa si potrebbe fare con queste risorse nei nostri quartieri? Sicuramente tanto. Perciò auspichiamo che Crotone non perda questa occasione. Entro il 16 marzo va presentata la proposta preliminare, mettiamocela tutta, facciamo squadra ed anche in questa partita il terzo settore non si tira certo indietro.